Un meraviglioso universo d’acqua dolce che attraverso vari ambienti crea un’esperienza unica
3.500m² disposti su due livelli per coinvolgere, intrigare e soprattutto comprendere meglio il nostro pianeta e la sua evoluzione attraverso il corso del tempo e la mano dell’uomo. 2 milioni di litri d’acqua dolce, 46 vasche, 20 diversi ecosistemi, circa 10.000 pesci e 100 rettili e anfibi, più di 300 specie diverse. Questo, e molto altro, è quanto offre l’AQUATIS attraverso i suoi ambienti che permettono ai visitatori di tuffarsi in un viaggio attraverso le acque del mondo, immergendolo in tempi primitivi per arrivare ai giorni nostri, interrogandosi sull’impatto dei progressi tecnici, ambientali e sulla globalizzazione.
Gli acquari sono utilizzati come passatempo, ma anche come sedativo: un microcosmo da contemplazione.
(Ettore Tibaldi)
Nel primo piano della struttura, il visitatore si immerge in un viaggio nel tempo, dalle origini glaciali del Rodano, alla successiva canalizzazione, fino al suo sbocco nel Mediterraneo. Un percorso che trasporta via via attraverso vari spazi in cui riscoprire la ricca biodiversità dell’Europa. Nella prima tappa del viaggio, lo spazio Alpino, AQUATIS, grazie ad una scenografia interattiva, trasporta il visitatore nel ghiacciaio del Rodano, sorgente dell’omonimo fiume.
Nello spazio dedicato al Lago di Ginevra, la riserva d’acqua dolce più grande dell’Europa Occidentale che ispirò grandi scrittori del calibro di Hugo o Dostoevskij, la prospettiva offerta è dapprima aera, per poi salire a bordo di un sottomarino ed immergersi nello spazio del Lemano fino a poter scorgere il plancton. Si torna al Rodano, per comprendere come canalizzazioni e deviazioni operate dall’uomo abbiano cambiato il volto del fiume. Il percorso si snoda tra monumentali allestimenti che fanno emergere il possente fiume sorprendendo i visitatori. Si giunge infine allo spazio Camargue, al delta, patrimonio naturale che ospita uccelli migratori ed è l’unico sito di nidificazione dei fenicotteri rosa in Francia.
Lasciata l’Europa alle spalle, la visita prosegue attraverso la fossa vulcanica sottomarina che si apre sul grande bacino evoluzione, una vasca che ospita specie antichissime come l’Acipenser ruthenus che abita il pianeta da più di 150 milioni di anni. Il secondo piano conduce, successivamente in un viaggio attraverso gli altri continenti. La porta verso l’Africa si apre con la Rift Valley, un’immensa sorgente di magma dell’Africa orientale, che ospita laghi straordinari come il Turkana, il più salato, il Kivu e il Malawi, tra i più profondi del mondo, e nelle cui acque vivono pesci coloratissimi. Si attraversa poi il deserto arancione della Namibia, con il suo lago d’acqua fossile, a 600 metri di profondità e di recente scoperta. Infine si giunge al fiume Niger, la cui storia contemporanea lo connette al Rodano a causa delle pressioni industriali e urbane.
Un omaggio al fiume Mekong introduce allo spazio Asia. Dal Tibet, dove nasce questo corso d’acqua, fino al Vietnam dove, formando un ampio delta, sfocia nel Mar della Cina. Il Mekong segna il passaggio tra diverse culture, storia, colonizzazioni e migrazioni. L’esperienza permette al visitatore di camminare tra le mangrovie, attraversare le piscicolture in risaia e attraversare villaggi galleggianti. Nello spazio Oceania, il visitatore torna al punto di partenza, i ghiacciai, che ora si fanno sorgenti degli oceani. Qui si trova la seconda vasca marina del percorso, che mette in risalto la barriera corallina e i rischi a cui è sottoposta.
Il gran finale è assicurato dall’ingresso nello Spazio Amazzonia, una serra tropicale di 533m² dedicata al polmone verde della Terra. Un’area tra alberi monumentali e bacini d’acqua che illustrano come l’Amazzonia e il suo Oceano d’acqua dolce possano condizionare e attenuare la violenza atmosferica.
Il grande spettacolo di AQUATIS pone l’enfasi sulla biodiversità e sugli ecosistemi, partendo proprio dall’ utilizzo di pratiche edilizie e sistemi energetici che favoriscano un uso razionale e sostenibile dell’energia all’interno e all’esterno della struttura. L’edificio utilizza energia rinnovabile proveniente da un sistema a distanza che utilizza rifiuti domestici inceneriti, riducendo le emissioni di gas serra, e l’adeguamento termico è ottenuto con apparecchiature ad alte prestazioni, funzionando con fluidi neutri dal punto di vista ambientale e ottimizzando il recupero del calore.