Riedel Crystal il marchio numero uno nella produzione di bicchieri “in armonia con il vino”
La cristalleria austriaca inizia il suo lungo percorso nel 1756 nel nord della Boemia. Nata come piccola azienda dedita al commercio del vetro, Riedel ha sempre manifestato, generazione dopo generazione, una grande capacità di crescita e innovazione. La fine del secondo conflitto mondiale rappresenta un momento drammatico per l’azienda che subisce la confisca degli stabilimenti da parte del neonato governo cecoslovacco.
E voi dove vi piace andate, acque turbamento del vino, andate pure dagli astemi: qui c’è il fuoco di Bacco.
-Gaio Valerio Catullo
Abbandonate quindi le terre d’origine, Claus J. Riedel, nona generazione, si sposta in Austria come rifugiato di guerra dove, grazie al supporto della famiglia Swarovski, fonda nel 1956 a Kufstein, lo stabilimento presso cui ancora oggi è possibile osservare esperti vetrai fare sfoggio della loro arte e produrre magnifici bicchieri e decanter soffiati a bocca.
Claus indirizza subito la sua attenzione alla lavorazione del cristallo, ma soprattutto ai bicchieri. Risale appunto alla fine degli anni ‘50 la sua geniale intuizione che avrebbe rivoluzionato per sempre la cultura del vino: la funzionalità del calice. Claus è stato il primo nella storia del vetro a subordinare la forma di un bicchiere al carattere di un vino. Less is more: riportare il bicchiere a una forma più basilare, il vetro liscio e sottile e uno stelo lungo è stata una soluzione tanto semplice quanto brillante per esaltare tutte le caratteristiche organolettiche di ogni vino.
Poi Georg Riedel, decima generazione, ha fatto fare all’azienda un definitivo salto di qualità. Georg infatti inizia a produrre calici studiati per specifici vitigni. La realizzazione di questi prodotti fa parte di uno scrupoloso studio: alla base di ogni modello c’è il coinvolgimento esclusivo da parte di Riedel dei migliori esperti e produttori di vino che, attraverso una serie di assaggi, contribuiscono a mettere a punto il prototipo perfetto.
Accogliendo l’invito di Coca-Cola Company e con il supporto del team di esperti di Atlanta, Riedel ha messo a punto il progetto di un bicchiere che aumentasse il godimento della bevanda più conosciuta al mondo, la Coca-Cola. Nello stesso anno, l’azienda ha risposto anche all’appello di Nespresso a Losanna, Svizzera, per il mercato delle bevande calde.
Nel 2015 Maximilian J. Riedel ha ricevuto la nomina a membro europeo della Comité Colbert, l’associazione creata nel ’54 da Jean-Jacques Guerlain che comprende oggi 78 imprese francesi d’eccellenza unite dal fil rouge del lusso e 14 istituzioni culturali. Scopo dell’organizzazione è la promozione dell’art de vivre francese all’estero. “I processi di selezione che precedono l’ammissione a questi club sono molto duri. La membership non è solo un grande onore per noi, ma rappresenta anche l’impegno di creare un contesto ottimale che garantisca sempre elevati standard di qualità. Siamo entusiasti di entrare in contatto con i più importanti imprenditori a livello mondiale e di avere con loro interessanti scambi di idee” afferma il CEO di Riedel.
Dalla sua fondazione nel 1756 e grazie all’innovativa introduzione del primo calice specifico per varietà d’uva, il Burgundy Grand Cru nato nel 1958 e successivamente l’intera collezione Sommeliers soffiata a bocca, Riedel è diventato il brand preferito dagli esperti del vino, dai professionisti della ristorazione e dai consumatori esigenti di tutto il mondo. Il marchio Riedel è distribuito in tutto il mondo, disponibile nei migliori punti vendita e nei più esclusivi ristoranti.