Un progetto che vede la collaborazione del Future Food Institute e dello Chef Franco Aliberti
L’acqua è una risorsa preziosa per il futuro del nostro pianeta e proprio per questo va protetta. Secondo alcuni studi recenti condotti dall’Università di Leeds in Inghilterra, i ghiacciai dei poli si stanno sciogliendo ad un velocità sei volte maggiore di quella calcolata negli anni Novanta. Questa consapevolezza ha fatto sì che siano nati molti movimenti volti al contenimento dei danni causati dall’uomo e a una maggiore attenzione alla tutela dell’ambiente. Tra questi c’è “Acqua nelle nostre mani“, un progetto lanciato da Finish in partnership con il Future Food Institute.
In cucina funziona come nelle più belle opere d’arte: non si sa niente di un piatto fintanto che si ignora l’intenzione che l’ha fatto nascere
– Daniel Pennac
Anche se le grandi industrie sono considerate i maggiori colpevoli del cambiamento climatico, guidare i cittadini ad un utilizzo sempre più consapevole delle risorse idriche è un atto doveroso per la protezione dell’ambiente. L’agricoltura, ad esempio, è una delle principali attività produttive in Italia, ma è anche un settore che necessita di un continuo sostegno in termini di infrastrutture e di risorse naturali che ne garantiscano il funzionamento. Tra queste un ruolo primario è svolto dall’acqua, con un consumo annuo di quasi 15 miliardi di metri cubi per la sola irrigazione dei campi.
“Acqua nelle nostre mani” è un progetto sviluppato con il duplice obiettivo di sensibilizzare alla salvaguardia delle risorse idriche nel settore agricolo e di garantire la continuità nella produzione locale di alcuni tra i più importanti prodotti tipici della dieta mediterranea. Finish e Future Food Institute hanno scelto di intraprendere una serie di concrete azioni che permetteranno di salvaguardare la risorsa idrica in una frazione nel comune di Pollica, nella zona del Cilento, dove il rischio siccità nelle stagioni più calde dell’anno è molto alto. Gli interventi permetteranno ai piccoli agricoltori di disporre autonomamente dell’acqua per le loro abitazioni e per i loro orti.
Inoltre verrà garantita la tutela della produzione di alcuni tra i prodotti più iconici della tradizione culinaria italiana. Tra questi: il Pomodoro giallo del Cilento, l’Oliva di Salella ammaccata, i Ceci di Cicerale e alcune varietà molto antiche di grano come il Saragolla e il Carosella. A completamento del progetto è stato coinvolto lo Chef Franco Aliberti. Attenzione all’ambiente, design ed ecosostenibilità sono i concetti chiave e più distintivi del suo lavoro. Nell’ambito del progetto Aliberti ha creato una serie di semplici ricette che prevedono l’utilizzo e la valorizzazione dei prodotti tipici del territorio di Pollica. Nello specifico, lo Chef Aliberti ha pensato a: Pizza in teglia con l’Oliva di Salella Ammaccata, Spaghetti con il Pomodoro giallo del Cilento, Crema con i Ceci di Cicerale e Focaccia con un impasto semplice utilizzando il grano Carosella.