Tre giovani designer l’hanno reinterpretata in una chiave senza fronzoli
Metti insieme tre giovani designer di talento e una bottiglietta iconica, non può che uscirne qualcosa di unico. Con questa idea nasce l’iniziativa Design Connection Campari Soda, il brand famoso per il suo aperitivo monodose. Il progetto vuole sottolineare lo stretto legame che esiste tra il marchio e il mondo del design, fin da quando – nel lontano 1932 – Davide Campari chiese al futurista Fortunato Depero di disegnare l’inconfondibile bottiglia a forma di calice rovesciato da 9,8 cl.
Oggi quella stessa bottiglietta è stata reinterpretata da tre artisti in una chiave nuova e senza fronzoli: sparita l’etichetta, la bottiglia si è trasformata in tre diversi oggetti dal design minimale ma creativo. Scopriamoli insieme:
Agustina Bottoni – L’appendiabiti
Ideato da Agustina Bottoni, designer e consulente creativa, in collaborazione con la rete. L’oggetto, dal design minimale e lineare – #SenzaFronzoli appunto -, nasce con l’obiettivo di trasmettere un messaggio di autenticità, di volontà di spogliarsi di tutto ciò che è superfluo, delle innumerevoli sovrastrutture e delle inutili apparenze che la città impone. L’appenditabiti infatti è il primo elemento che si incontra quando si esce di casa e quando si rientra, ricordandoci quanto sia utile spogliarsi dalle etichette.
Questo speciale appendiabiti è il frutto di una coinvolgente attività sul canale Instagram di Campari Soda, in cui gli utenti sono stati ingaggiati in una serie di domande – tramite Instagram Stories Poll – che hanno consentito loro di decidere l’aspetto finale e definitivo dell’oggetto. Anche il pubblico così ha potuto prendere parte, a suo modo, all’iniziativa Design Connection Campari Soda.
Serena Confalonieri – La lampada
Serena Confalonieri, affermata designer e art director, ha realizzato invece autonomamente la sua lampada #SenzaMaschere, che ha visto reinterpretare la bottiglietta di Campari Soda in un modo molto originale. L’oggetto mostra infatti un volto con fattezze e riferimenti che conducono l’osservatore al mondo artistico di Depero. Un richiamo forte alla storia del brand, concretizzato in una sagoma stilizzata, ma proprio per questo in grado di assomigliare a ciascuno di noi e di restituire così un senso di autenticità in cui rispecchiarsi. Un monito a non indossare maschere, per essere sempre la versione più originale di se stessi.
Matteo Agati – L’orologio
Infine, un orologio #SenzaFretta è stato ciò che il designer e consulente creativo Matteo Agati ha ideato per la collezione. Lo speciale oggetto, così indispensabile per la nostra quotidianità, non segna le ore della giornata e non dà loro importanza, ad eccezione fatta per quella dell’aperitivo (l’ora senza fretta per eccellenza), evidenziata da una bottiglietta di Campari Soda. Un modo unico e divertente per fermare il tempo per un attimo e far scivolare via tutti i pensieri.
Foto: Ufficio stampa
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