In esposizione più di ottanta disegni originali e inediti
Prima di diventare il grande architetto e urbanista che conosciamo oggi, Charles-Édouard Jeanneret-Gris, conosciuto meglio come Le Corbusier, fu anche pittore e scultore e, in particolare, dedicò sempre una particolare attenzione al disegno, che considerava uno strumento per osservare più da vicino la realtà. Ed è proprio a questo lato più nascosto della vita artistica del celebre architetto che è dedicata la mostra di cui vi parliamo oggi, in cui sono esposti i disegni giovanili di Le Corbusier.
Preferisco il disegno alla conversazione. Disegnare è più veloce, e lascia meno spazio alle menzogne.
– Le Corbusier
Si tratta di una rassegna dedicata ai disegni che Le Corbusier eseguì in giovane età, tra il 1902 e il 1916: a ospitarla, dal 19 settembre 2020 al 24 gennaio 2021, sarà il Teatro dell’architettura Mendrisio, in collaborazione con la Fondazione Teatro dell’architettura e l’Accademia di architettura dell’Università della Svizzera italiana a Mendrisio.
La mostra ospiterà più di 80 disegni originali ed inediti dell’artista ed è stata organizzata in occasione della pubblicazione del primo volume del Catalogue raisonné des designs de Le Corbusier, curato dalla storica dell’arte Danièle Pauly, edito da AAM-Bruxelles in coedizione con la Fondation Le Corbusier e con il contributo della Fondazione Teatro dell’architettura di Mendrisio.
La quasi totalità dei disegni esposti appartengono a collezioni private e pubbliche svizzere e sono in gran parte inediti: visitare la mostra sarà quindi un’opportunità unica per il pubblico, che potrà così per la prima volta conoscere un eccezionale corpus di documenti rari. A completare l’esposizione, saranno presenti anche una serie di riproduzioni di disegni originali e di carnet di viaggio eseguiti dall’artista nello stesso periodo e provenienti dalla Foundation Le Corbusier di Parigi.
I disegni giovanili di Le Corbusier: l’artista
Il Teatro dell’architettura accoglie dunque il racconto di ciò che ha determinato la nascita di una vocazione che il giovane Charles-Edouard Jeanneret, il futuro architetto Le Corbusier (1887-1965), pensava all’inizio essere quella di pittore. Fattore determinante per la sua formazione furono in primo luogo, tra il 1902 e il 1907, gli studi nella scuola di arti applicate nell’ambito dell’orologeria e dell’architettura, influenzati da un maestro carismatico come Charles L’Eplattenier, un pittore che si ispirava alle idee di John Ruskin e al movimento Arts and Crafts.
In seguito contribuirono in modo determinante alla formazione della sua personalità sia l’esperienza nell’atelier di Auguste Perret tra il 1908 e il 1909 e la frequentazione assidua dei musei di Parigi, sia l’incontro con gli architetti delle avanguardie europee dell’inizio del XX secolo ma anche, incoraggiato dal suo mentore William Ritter, i viaggi di studio tra il 1907 e il 1911, che si conclusero con il lungo viaggio in Oriente, un’esperienza che influenzò profondamente i suoi progetti negli anni a venire.
Le opere selezionate in mostra dimostrano anche l’importanza che fino dagli esordi Le Corbusier ha attribuito al disegno, considerato sempre come un modo per avvicinarsi alla realtà e uno strumento di osservazione. Il disegno fu dunque per il giovane Charles-Edouard Jeanneret uno strumento di analisi e di ricerca, come emerge dai fogli realizzati nei musei parigini, o nei primi disegni di architettura prodotti La Chaux-de-Fonds tra il 1905 e il 1907.
Schizzi e disegni furono infine per Le Corbusier sia uno strumento al servizio della memoria, eseguiti su taccuini nel corso dei suoi viaggi, ma anche occasione di espressione lirica, come testimoniano i suoi acquerelli, i gouaches di paesaggi e di nudi femminili realizzati dopo il suo ritorno in Svizzera nel 1912.
I disegni giovanili di Le Corbusier: la mostra
La mostra si articola in più sezioni, a partire dagli anni di formazione scolastica, caratterizzata da meticolosi disegni a matita con soggetti naturalistici, piccoli acquerelli di paesaggi, studi decorativi per oggetti di artigianato con motivi Art Nouveau, al periodo dei viaggi con i soggiorni nelle capitali europee.
Nel corso della sua vita, infatti, Le Corbusier compì numerosi viaggi, che contribuirono alla sua formazione artistica. Ricordiamo, in particolare, il viaggio in Italia nel 1907 dedicato allo studio del Medioevo e alla pittura della scuola ‘primitiva’ italiana; il soggiorno a Parigi nel 1908-1909 con l’apprendistato nell’atelier dei fratelli Perret, gli studi su Notre-Dame e i disegni realizzati nei numerosi musei della città; il viaggio in Germania, nel 1910, con un periodo da apprendista nell’atelier berlinese di Peter Behrens e, in ultimo, il lungo viaggio iniziatico in Oriente nel 1911.
L’ultima sezione della mostra racconta del ritorno a La Chaux-de-Fonds (1912-1916), periodo durante il quale Le Corbusier insegnò, intraprese l’attività di architetto e si dedicò alla pittura e al disegno di una serie di paesaggi, ritratti, scene di famiglia, di nudi femminili e di nature morte, che già preannunciano i soggetti della seconda fase della sua produzione artistica, dove prevarrà il lavoro di ispirazione purista.
In occasione della mostra “I disegni giovanili di Le Corbusier. 1902-1916” l’Accademia di architettura in collaborazione con Milano Design Film Festival, organizza anche la rassegna “Living Le Corbusier”, una selezione di filmati sulla vita e le opere dell’architetto svizzero che potranno essere visionati per tutta la durata della mostra nella Galleria al secondo piano del Teatro dell’architettura Mendrisio.
Foto © Ufficio Stampa
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