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Diversamente C.H.E.F: un’idea speciale per la notte di Halloween

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Una ricetta per Halloween che colpirà i vostri ospiti

Manca meno di una settimana alla Festa di Halloween che quest’anno, a causa dell’emergenza sanitaria che investe un po’ tutto il mondo, si appresta ad un’edizione in sordina rispetto a quelle delle passate stagioni. Sia nel settore del marketing, legato soprattutto all’offerta di gadget di ogni tipo, sia in quello della ristorazione dove era la pasticceria a farla da padrone, con ampio assortimento di “dolcetti” e pasticcini, nei quali la classica zucca arancione dalle sembianze truci veniva coniugata nelle forme più svariate e bizzarre. In previsione di una notte di Halloween più sobria e frugale, magari a dimensione casalinga, abbiamo pensato ad una ricetta da inserire nel menu dedicato all’antica celebrazione celtica. Una ricorrenza nel cui simbolismo tradizionale sono confluiti recentemente anche svariati elementi legati al mondo dell’occulto e dell’horror.

Ed è proprio la consuetudine al mascherarsi ad aver  ispirato la metamorfosi  di un ingrediente semplice e sempre disponibile in una veste inedita e, per certi versi, forse persino un po’ inquietante. Sulla scia di queste considerazioni, la scelta con poteva non cadere sull’uovo, che rappresenta senz’altro uno degli alimenti più diffusi a livello globale tra tutti quelli presenti in natura. Sia per la sua versatilità di preparazione che gli consente di trasformarsi in un ingrediente utilizzato nella realizzazione di un’incredibile varietà di piatti della cucina internazionale, regionale o etnica, sia per la sua composizione chimica che condensa gli elementi fondamentali dell’alimentazione (proteine, carboidrati e grassi) abbinata ad un variegata gamma di vitamine e sali minerali. Preparato in numerose varietà in acqua (sodo, alla coque, barzotto, in camicia), in padella (frittata, strapazzate, omelette, occhio di bue) o al forno (uovo in cocotte); oltre che in varie elaborazioni create negli ultimi anni grazie a tecniche innovative e a nuovi procedimenti di cottura (microonde, bassa temperatura, marinatura, frittura in immersione, carpione, etc).

Cucinare un uovo potrebbe sembrare un’operazione facile e veloce ma in realtà, per prepararlo a dovere, occorre molta attenzione e anche un pizzico di pazienza poiché spesso per ottenere buoni risultati occorrono diversi tentativi prima di raggiungere l’effetto creativo desiderato. Tutti gli appassionati di cucina inoltre, dagli chef stellati ai cuochi meno blasonati, si sono cimentati prima o poi nella preparazione delle uova, ideando ricette originali e gustose che, partendo dalle tradizionali tecniche di cottura, hanno inserito alcune variazioni riuscendo a creare a volte piatti unici e non semplici da realizzare. Anche un uovo in camicia, volendo andare oltre la normale cottura in acqua calda prossima all’ebollizione, con la collaudata tecnica del “vortice” al centro della pentola, può rappresentare un interessante spunto di partenza per creare qualcosa di insolito.

Per la nostra ricetta della notte di Halloween ci siamo ispirati ad “Alien”, uno dei classici più noti tra le pellicole di fantascienza, portato per la prima volta sullo schermo nel 1979 da Ridley Scott. Questo film, oltre ad aver dato origine alla famosa saga cinematografica che ha prodotto fino ad oggi 6 capitoli, viene considerata dai critici di tutto il mondo come uno delle migliori opere di fantascienza mai realizzate. Le uova di Alien erano dei grossi baccelli aperti nella parte superiore con una serie di protuberanze dall’aspetto inquietante, simili ai petali di un fiore, e al cui interno si intravvedeva l’embrione della creatura aliena. Per conferire un tocco di colore al nostro “Uovo di Alien” abbiamo aggiunto inoltre una manciata di paprika piccante che, una volta inglobata nell’albume dell’uovo, ha creato varie sfumature cromatiche viranti dal rosso al marrone scuro.

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