Piantare un albero a distanza oggi è possibile grazie a Ecofactory
I cambiamenti climatici sono (o dovrebbero essere) la ragione di vita di tutti noi, e non solo di alcune aziende o piccoli gruppi di sostenitori. Gli scenziati hanno lanciato l’allarme già da molto tempo e la corsa per la sopravvivenza è iniziata. Bisogna assolutamente evitare che l’impatto degli sconvolgimenti climatici metta a repentaglio la sopravvivenza stessa del genere umano. Per noi, e per le generazioni future. Per questo l’incremento di alberi, boschi e foreste può rappresentare un aiuto importante. Piantare un albero a distanza è oggi possibile, ed è possibile anche vederlo crescere in tutte le sue fasi.
Qui (in Sicilia, ndr) a un certo punto serve fare una scelta: andar via per immaginare un futuro o costruire qualcosa da zero e con tanta fatica. Difficile nell’uno e nell’altro caso, ma vuoi mettere quell’adrenalina nel mollare gli ormeggi e navigare a vista? Quel navigare a vista aveva una definizione: startup, anzi eco-start up poiché la prospettiva (e il cuore) erano rivolti al mondo della natura
– Francesco Ragusa, CEO di Ecofactory
Piantare un albero a distanza è oggi possibile, grazie a Ecofactory
Ecofactory è una piccola impresa meridionale che ha fatto dell’economia verde e della salvaguardia dell’ambiente le sue ragioni di vita. La sua mission? Piantare un albero con un click in un luogo povero del mondo per aiutare concretamente il pianeta, ma anche l’economia locale. Di alberi, Ecofactory ne ha piantumati oltre seimila in undici mesi. Dal Madagascar all’Etiopia, da Haiti alla Tanzania, dal Kenya al Mozambico, passando per il Nepal e il Guatemala.
Non solo alberi da bosco, utili a contrastare la desertificazione e la deforestazione, ma anche alberi da frutto: aranci, limoni, mango, papaya, avocado, piante di caffè, cacao, ulivi, palme da datteri – per produrre cibo e sostenere l’economia delle popolazioni locali. Con pochi euro si può piantare un albero a distanza, come regalo per un’occasione speciale, una nascita, un matrimonio, in ricordo di qualcuno che non c’è più. O semplicemente per sostenere una buona causa ecologica.
Pensare globale, agire locale. Detto, fatto. Così è nata Ecofactory. A fondarla nel 2015 è stato Francesco Ragusa, classe 1987, siciliano di Modica, con una laurea all’università di Ferrara in Comunicazione multimediale e un passato da social media manager, copywriter e web specialist. Fondare un’impresa nel Sud Italia molti pensano sia penalizzante, ma Francesco nutre un profondo senso di orgoglio nel parlare della sua azienda.
Foto: Ufficio stampa
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