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“Lipstick effect”, il lusso accessibile durante la crisi

Il rossetto ha un potere consolatorio e gratificante: lo dice la scienza

Volete sapere una curiosità sul cosmetico per eccellenza? Il rossetto è l’unico bene, per così dire, di lusso che non ha mai risentito dei momenti di crisi. È stato definito come un bene “rifugio”, un premio di consolazione per evitare che il nostro morale scenda sotto terra quando siamo in difficoltà. Proprio per le capacità benefiche a livello psicologico, lipstick nel corso del tempo è stato paragonato all’oro: pare infatti che entrambi nei momenti peggiori dell’economia giochino un ruolo consolatorio da non sottovalutare affatto.

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Questo fatto non è una novità, Winston Churchill lo aveva correttamente intuito. Infatti, durante i bombardamenti nazisti in Inghilterra fu costretto a razionare tanti beni ma da questa lunga lista escluse, per sua scelta personale, i rossetti con la convinzione che gratificassero sia chi li indossava sia chi ammirava. Ma tale scoperta è anche da imputare a Leonard Alan Lauder, dirigente della Estee Lauder che, nel periodo dell’attentato alle Torri Gemelle, ha parlato di lipstick index: il consumo di prodotti cosmetici aumenta all’aumentare delle difficoltà economiche nei momenti di crisi.

Foto: Pexels

“Lipstick effect”, il cosmetico che alza il morale

In seguito al crollo della Borsa di Wall Street, uno dei momenti più bui della storia, la vendita di prodotti makeup è cresciuta circa il 25%. Caso più recente, quello della guerra in Afganistan, gli Stati Uniti hanno cominciato ad acquistare prodotti beauty. Un’anomalia si è verificata con la pandemia, in pieno lockdown il rossetto ha avuto un crollo pazzesco, al contrario creme e prodotti per capelli hanno preso il posto occupato nei precedenti momenti di crisi dal lipstick. L’effetto mascherina, che da poco tempo abbiamo rimosso, è in via di conclusione. Non a caso, i brand  cosmetici stanno investendo per rilanciare il prodotto di bellezza più amato dall’universo femminile.

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Un segnale di ritorno alla normalità, voglia di socialità e riduzione dello smart working. Sì, il ritorno negli uffici ha visto la ricomparsa del rossetto, oggetto di gratificazione e soprattutto, di affermazione della propria identità nel campo lavorativo. Si rinuncia all’auto di lusso, ai giorni di vacanza che si accorciano, al ristorante stellato ma della bellezza proprio non se ne può fare a meno. Ora con la guerra in Ucraina e il rincaro delle bollette è tutto un grande punto di domanda. Questa volta le donne rinunceranno a un tocco di colore sulle labbra?

Foto:
Pexels