Il piatto perfetto per gli amanti della carne accompagnata da salse gourmet
La cucina dei paesi anglofoni, e della Gran Bretagna in particolare, viene spesso (ingiustamente) associata ad una gastronomia di seconda fascia, oltre ad essere ritenuta nella maggior parte dei casi non particolarmente appetibile. O non all’altezza di suscitare grosseemozioni nei palati gourmet e nei buongustai abituati alle delizie delle svariate specialità della cucina mediterranea. Anche in questo caso, come in altre valutazioni, bisogna evitare di cadere nell’insidiosa trappola del luogo comune, o dei pregiudizi basati generalmente sul “sentito dire” piuttosto che su una esperienza diretta. Non dimentichiamo infatti che la Gran Bretagna, oltre ad essere il Paese con la maggiore varietà di formaggi prodotti (oltre 700 contro i circa 450 della Francia e dell’Italia), è una delle nazioni europee col maggior numero di ristoranti stellati. E lo “Zio Paperone” nell’Olimpo degli chef planetari è proprio un cuoco britannico, che può vantare un fatturato che si aggira mediamente sui 70 milioni di euro all’anno.
Tra le specialità più note della cucina anglosassone una delle più diffuse, molto apprezzata anche all’estero, è sicuramente il pudding, una pietanza che insinua subito qualche dubbio su molti fronti. Sia per quanto riguarda la tipologia degli ingredienti (dolce o salato?), sia in merito alla definizione (budino o soufflé?) o al periodo in cui viene servito (solo a Natale oanche nel resto dell’anno?). In realtà il pudding è tutto questo, e anche di più, sebbene la ricetta originale sia basata su una pasta lievitata in forno formata da farina, latte e uova. Ma è quando si parla di pudding salato che i confini della creatività dello chef rompono tutti gli argini, per dare origine a piatti insoliti e innovativi. Il pudding salato è una pietanza comune soprattutto nelle Isole Britanniche, e in Australia, simile nella forma ad un budino ottenuto dall’impasto di manzo o pollo tritato, farina di grano ed altri cereali. Si tratta in pratica di una sorta di pasticcio di carne consumato come pietanza principale abbinato ad alcune salse vegetali. Per quanto riguarda le modalità di cottura erano molto diffusi in passato i padding bolliti (serviti a bordo delle navi militari della Marina inglese nel XVIII e nel XIX secolo), come i famosi black pudding (sangue di maiale e cereali) e il white pudding (manzo e cereali), mentre oggi nelle friggitorie scozzesi specializzate in fish and chips vengono serviti anche appetitosi pudding fritti, oltre ad alcune varianti vegetariane.
Nella nostra versione gourmet di questo classico della cucina anglosassone abbiamo scelto una particolare elaborazione del tradizionale pudding salato, realizzata con un mix di carne di pollo (petto, fegatini e ventrigli), con uova, parmigiano, prezzemolo e scalogno, servito con due salse diverse a base di insalata valeriana e chayote. Coltivato nell’intera area centroamericana, soprattutto in Costa Rica, il chayote si trova ormai con sempre maggiore frequenza sui banchi della grande distribuzione di fascia alta. Si tratta di un ortaggio di colore verde-giallognolo dal sapore leggermente aspro che ricorda vagamente quello della comune zucchina, la cui forma assomiglia a quella di una pera. Noto anche come zucchina spinosa, si rivela molto versatile in cucina, è ricco di fibre e contiene poche calorie. Può essere consumato sia crudo nelle insalate, sia cotto per la preparazione di purè, chips croccanti e salse da condimento, o utilizzato anche in padella in alternativa a zucchine, patate e melanzane.