Da un’indagine condotta da Serenis è emerso un dato interessante, la maggior parte dei pazienti che intraprende un percorso di psicoterapia segnalando difficoltà legate al lavoro, non riceve una diagnosi che confermi tale correlazione.
Questo solleva una domanda cruciale: perché tendiamo a identificare il lavoro come la causa dei nostri malesseri?
L’indagine condotta dalla piattaforma di benessere mentale Serenis rivela che solo il 20% dei pazienti che denunciano problemi legati al lavoro riceve una diagnosi correlata. La maggioranza di coloro che presentano difficoltà correlate al lavoro manifesta altre problematiche psicologiche. Ad esempio, il 37% dei partecipanti riporta un disturbo d’ansia, il 22% intraprende un percorso legato alla crescita personale, mentre il 19% sperimenta problemi di autostima. Altri disturbi comuni includono difficoltà relazionali, stress, crisi esistenziali, problemi di assertività, difficoltà di coppia e disturbi depressivi.
Disturbi psicologici lavoro: Capire i disturbi per evitare confusione
A volte, i sintomi di alcune patologie possono essere confusi con problematiche legate al lavoro. Ecco i cinque disturbi che possono essere scambiati con patologie lavorative e i segnali che possono creare confusione:
- Disturbi ossessivo-compulsivi: Questi disturbi spingono le persone a sovrastimare il proprio carico di responsabilità e a temere conseguenze catastrofiche in caso di fallimento, percepite come fuori controllo.
- Perfezionismo patologico: Questo porta i professionisti a stabilire standard irrealistici e a legare il proprio valore personale alle prestazioni lavorative.
- Depressione: La demotivazione generale e la stanchezza cronica causate dalla depressione possono rendere i ritmi lavorativi difficilmente sostenibili, aumentando la percezione di inadeguatezza e la mancanza di fiducia in se stessi.
- Fobia sociale: Questo disturbo genera timore nel confronto con gli altri, soprattutto a causa della paura di giudizi negativi.
- Disturbo da deficit di attenzione (ADHD): L’ADHD può causare problemi nell’organizzazione del lavoro e nel rispetto delle scadenze.
“Spesso si tratta di gestione dell’ansia non efficace, di problematiche ossessive che aumentano il carico di lavoro in modo eccessivo e che fanno percepire una responsabilità abnorme rispetto alle reali mansioni, oppure di poca capacità di concentrazione e di impulsività non diagnosticate nell’infanzia che rendono molto difficile l’organizzazione del lavoro”, aggiunge Martina Migliore di Serenis.
Sebbene molti sintomi possano essere ricondotti a diverse patologie, esistono segnali chiari che indicano problematiche specifiche legate al lavoro, come casi di molestie o pressioni specifiche, e la percezione oggettiva di un ambiente di lavoro malsano.
Nel caso di una sospetta patologia legata al mondo del lavoro, è essenziale cercare un consulto con uno specialista. Gli esperti possono fornire supporto, diagnosi e trattamenti mirati, aiutando le persone a scoprire l’origine del proprio malessere e migliorare il loro benessere mentale.