Dalla Cina all’Europa, scatto dopo scatto, Liu Bolin esplora il rapporto tra uomo e realtà circostante
Lo chiamavano l’Uomo Invisibile. E così è noto tuttora Liu Bolin, artista cinese che fino al 15 ottobre sarà a Lugano con la sua mostra (IN)VISIBLE: The Art of Liu Bolin, in collaborazione con la Galleria Deodato Arte, che lo rappresenta in esclusiva per Svizzera e Belgio. La sua capacità di diventare tuttuno con la realtà in cui si immerge mediante il linguaggio della pittura rappresenta una possibilità unica nel suo genere di esplorare, approfondire ed interpretare il rapporto tra uomo e natura, uomo e realtà.
Liu Bolin mostra Lugano: dove e quando vedere le sue opere dal vivo
In occasione del vernissage a Villa Ciani, a Lugano, dello scorso 30 settembre, l’Uomo Invisibile ha completato la sua nuovissima opera, con protagonista una libreria ricca di magazine di ogni genere, compreso l’ultimo numero dell’edizione cartacea di Luxury Pret-à-porter. Come anticipato, grazie al total body painting, realizzato con un’attenzione minuziosa alla vernice, Liu Bolin si confonde perfettamente con il paesaggio circostante in cui viene successivamente fotografato. Attraverso la realizzazione di scatti mimetici, l’artista denuncia la condizione dell’uomo moderno che perde la sua identità a causa di una società sempre più materialista e tecnologica. Le opere così realizzate sono un mix tra fotografia, installazione, performance e body painting.
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“È un gesto di denuncia. Cos’è oggi lo sviluppo dell’essere umano, e dove porta? L’uomo sta scomparendo nel suo ambiente. La tecnologia ha portato molto sviluppo materiale, ma per restare umani cosa si deve fare? Io non voglio perdermi in questo labirinto, perciò scelgo questa forma di difesa. Io sono per un’arte di impegno civile”, dichiara l’artista. Questa volta in mostra ci sono le sue immersioni nelle città, comprese Milano e Roma: non a caso le opere in mostra ci sono le fotografie della collezione “Hiding in the city”.
Cosa vedere a Lugano? La visione di Liu Bolin
“Prima di optare per una location, prendo in considerazione i temi sociali che quel luogo racchiude in sé. Medito in sostanza sui messaggi che tramite esso potrei trasmettere per avere un impatto sulla società. Individuare lo spazio giusto è fondamentale per comunicare il mio messaggio. In questa prima fase, se si presentano degli ostacoli, cerco di superarli, perché il luogo ha la priorità su tutto” afferma Liu Bolin, che continua: “Alcuni diranno che sparisco nel paesaggio, io direi che è il paesaggio che s’impadronisce di me”.
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