Dal 25 ottobre al 19 febbraio “Oro bianco. Tre secoli di Porcellane Ginori” è in mostra alla casa museo Poldi Pezzoli
Dal 25 ottobre al 19 febbraio il Museo Ginori e il Museo Poldi Pezzoli presentano al pubblico la mostra Oro bianco. Tre secoli di Porcellane Ginori. Il Museo Ginori, pensato dal Marchese Carlo Ginori, custodisce tre secoli di storia del gusto e del collezionismo. Racconta la storia artistica, sociale ed economica della più antica manifattura di porcellana ancora attiva in Italia, databile dal XVIII al XX secolo. L’oro bianco delle Porcellane Ginori sarà in mostra al Museo Poldi Pozzoli di via Manzoni. In quanto casa museo, conserva un panorama di epoche, mode e sostenibilità differenti. È, quindi, considerata la sede più adatta per raccontare la storia della Manifattura Ginori.
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Oro bianco mostra: l’esposizione al Museo Poldi Pezzoli
L’esposizione racconta alcuni dei momenti più significativi della storia della Manifattura Ginori. La produzione si distingue per sculture in porcellana di dimensioni significative che guardano sia all’arte antica che alla tradizione fiorentina rinascimentale e tardo barocca. Nella collezione spiccano le porcellane provenienti dalle fabbriche più rinomate e affermate sulla scena del Settecento europeo. Tra queste, le opere nate nella Manifattura di Doccia, emblema di sperimentazione artistica ed eclettismo. Tommaso Montanari, presidente Fondazione Museo Archivio Richard Ginori della Manifattura di Doccia, ha dichiarato:
“In attesa che il Museo Ginori riapra le sue porte, questa mostra è un’occasione preziosa per raccontare la sua straordinaria storia. Una storia che tiene insieme le capacità imprenditoriali del suo visionario fondatore Carlo Ginori e l’eccezionale abilità di generazioni di lavoratrici e di lavoratori; la progressiva democratizzazione dell’oro bianco, che dalle tavole dei principi entra in ogni casa italiana, e la crescita culturale e politica di un movimento operaio che proprio alla Ginori vede nascere la Società di Mutuo Soccorso di Sesto Fiorentino e, poi, una stagione di lotte cui partecipò anche don Lorenzo Milani. Sarà appassionante per i visitatori, scoprire quali forme – altissime, inaspettate, commoventi – abbia assunto, lungo i secoli, un materiale per tutti così consueto come la porcellana”.
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La metafora “oro bianco” viene spesso usata per indicare il più nobile fra i materiali ceramici. Possedere i manufatti delle prime fabbriche europee era segno di distinzione. Eccezionale era il prestigio di chi ne produceva la produzione, come il fondatore e marchese Carlo Ginori. La mostra presenta la selezione di circa 60 opere provenienti da diversi musei e collezioni private. Si snoda attraverso tre secoli, mettendo in mostra le fasi salienti della prestigiosa manifattura.
“Oro bianco. Tre secoli di porcellane Ginori”: il percorso espositivo
Il percorso espositivo parte con le origini. Si sviluppa il gusto per l’antico, derivante dall’interesse dei viaggiatori che da tutta Europa intraprendevano il Grand Tour per ammirare i marmi delle collezioni medicee. A testimonianza di questa attenzione verso l’antico, in mostra saranno esposti la Venere De’ Medici e le Teste di Adriano e di Nerva, quest’ultima conquistata dallo Stato italiano per il Museo Ginori nel novembre 2020.
La seconda sezione mostra opere che vanno dall’antico al tardo barocco. Raccontano questa fase accostamenti di sculture in porcellana ai rispettivi archetipi in bronzo. Per fare qualche esempio: la Menade Danzante messa a confronto con l’Anfitrite in bronzo; l’Atlante che regge il globo terrestre messo a confronto con Ercole che regge il globo celeste.
Il percorso giunge al termine con i capolavori del XIX secolo. Il periodo della direzione artistica di Gio Ponti è testimoniato dalle due ciste conservate al Museo Poldi Pezzoli, dono di Paola Ojetti del 1973, esposte insieme a schizzi e lettere dell’architetto e designer. Completa l’esposizione un volume, edito da Skira, con saggi che delineano le vicende della Manifattura Ginori nel contesto europeo della corsa “all’oro bianco”, le particolarità della manifattura italiana e i personaggi che ne hanno costruito la storia.
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