Fondazione Cotarella ha organizzato un evento benefico ed esclusivo alla Sala Mengoni del Ristorante Cracco di Milano, come raccolta fondi a sostegno della lotta ai disturbi alimentari
Fondazione Cotarella nasce da un sogno, quello di rendere il mondo un posto adatto e preparato per aiutare le persone a ritrovare un proprio rapporto sano con il cibo, con la natura, con i cicli delle stagioni e con gli animali. Con questo forte obiettivo in mente, la fondazione ha promosso e organizzato un appuntamento charity esclusivo presso il Ristorante Cracco di Milano, che ha visto la partecipazione straordinaria di ben tre chef stellati. Tra questi, oltre ovviamente al “padrone di casa”, Chef Carlo Cracco, a preparare il sorprendente menù della cena benefica si sono uniti anche la chef Ana Roš, titolare dell’Hiša Franko di Caporetto, e Norbert Niederkofler, patron dell’Atelier Moessmer di Brunico (Bolzano). La serata è stata voluta, appunto, dalla Fondazione Cotarella in occasione per raccogliere fondi a sostegno del progetto e delle attività della Dimora Verdeluce. Questo è un luogo dove i giovani che hanno terminato le cure contro i disturbi del comportamento alimentare si possono consultare con esperti, coach, counselor, psicologi, psicoterapeuti e nutrizionisti, ma anche l’occasione di partecipare a numerose attività in laboratori didattici ed esperienziali.
Fondazione Cotarella cena benefica: le parole degli organizzatori
“Gli ospiti di Dimora Verdeluce non saranno soli nel percorso di uscita dalla malattia” ha spiegato Dominga Cotarella, Presidente dell’omonima Fondazione – “L’obiettivo è quello di affiancarli con esperienze e azioni concrete per far sì che possano conoscere da vicino il cibo di qualità, recuperare con esso un rapporto “amichevole”, magari scoprire una vocazione nell’enogastronomia e nelle tante professioni legate anche al mondo dell’accoglienza, del turismo, della comunicazione, anche attraverso gli insegnamenti e l’esempio dei tanti professionisti che hanno accettato di aiutarci in questa esperienza delicata ed entusiasmante… Siamo sempre più convinti che il pubblico e il privato possano e debbano fare insieme la differenza e che sia fondamentale che realtà come la nostra collaborino in modo integrato con le strutture prettamente sanitarie”. Ruggero Parrotto, Direttore Generale di Fondazione Cotarella, ha aggiunto: “Grazie alla generosità di tanti benefattori siamo riusciti a offrire ai ragazzi laboratori didattici insieme a grandi chef, che ci hanno dato la loro disponibilità per stimolare i partecipanti a un approccio diverso verso il cibo, abbiamo finanziato progetti professionali proposti da alcuni dei ragazzi in uscita dalla malattia, offrendo loro una concreta opportunità di crescita e di lavoro, abbiamo aperto un centro di ascolto a disposizione dei pazienti ma anche delle loro famiglie. Abbiamo anche avviato un’attività di affiancamento e di orientamento nelle scuole per i genitori e gli insegnanti, perché riconoscere i sintomi della patologia prima possibile e sapersi relazionare in modo corretto con i ragazzi può essere decisivo“.
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Fondazione Cotarella, cena di benficenza: le portate e gli opsiti esclusivi
Tanti gli ospiti illustri presenti alla cena, tra questi anche Marina Caprotti, Amministratrice Delegata Esselunga, Chiara Maci, food blogger, conduttrice tv e scrittrice, Paolo Vizzari, narratore gastronomico, Andrea Delfini, Presidente di Nero Lifestyle, e moltissimi altri ancora. Il menù della cena era ricco e sontuoso e prevedeva piatti elaborati e gourmet come il Morbido allo zafferano, caviale di senape e oro di Carlo Cracco, la Tartare di Coregone di Norbert Niederkofler e l’Orzotto con funghi, nocciole e garum di lievito in polvere di Ana Roš, il Salmerino in crosta, ancora di Carlo Cracco, ed in fine la Linzer di Niederkofler e il Dolce natalizio sempre del “padrone di casa”. Il servizio è stato curato dagli studenti di Intrecci, l’Accademia di Alta Formazione di Sala fondata dalle tre sorelle Cotarella, l’unica accademia di sala e accoglienza con formula “campus” presente in Italia.
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