L’Alta Badia vi accoglierà con paesaggi meravigliosi, una cucina gustosa e tradizioni secolari
L’Alta Badia, valle dal cuore ladino incastonata tra le Dolomiti – Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, è un luogo inevitabilmente ricco di fascino, paesaggi maestosi ed eccellenze culinarie locali. Una regione da vivere in estate e inverno, ma perché no anche in autunno. È durante questa stagione di mezzo, quando gli animali lasciano i pascoli per essere ricoverati a valle e le foglie iniziano a colorarsi di arancio, che si possono assaporare forse ancor di più le speciali vibrazioni che questa terra è in grado sprigionare. Spazio quindi a una passeggiata tra i boschi silenziosi, a un pranzo ristoratore in un maso tradizionale e poi a un po’ di relax nella spa di una delle tante strutture ricettive d’eccellenza della zona. Noi, in particolare, abbiamo selezionato per voi tre chicche imperdibili per un weekend in Alta Badia all’insegna del gusto, della cultura locale e del relax.
Gli ingredienti per un po’ di giorni in cui fuggire dalla frenesia della città ci sono tutti: non vi resta che goderveli. Oppure venire in viaggio, anche solo virtualmente, insieme a noi.
Corvara e il Piz Boè
Dal grazioso paesino di La Villa, dove abbiamo soggiornato, si può decidere di arrivare a Corvara a piedi, con una passeggiata di circa un’ora su un dolce sentiero che costeggia il fiume. Nulla di impegnativo, al contrario un’occasione perfetta per rilassarsi al suono della natura e fare qualche chiacchiera in compagnia. Una volta raggiunto il centro di Corvara, che non ha caso si è guadagnata l’appellativo di “Perla delle Dolomiti”, potete gustarvi un caffè, o ancor meglio una cioccolata calda. Dopo una sosta rigenerante, avrete due opzioni: gambe in spalla, potrete salire a piedi fino al Piz Boè, oppure più comodamente utilizzare la cabinovia Boè, con le sue iconiche cabine gialle, che vi porterà in cima in un battito di ciglia. Tranquilli, per camminare siete sempre in tempo: in cima infatti potrete godervi il panorama girovagando tra i prati, e magari incontrando anche un gregge di pecore con il suo pastore. Da non sottovalutare il panorama magnifico, che vi circonderà a 360 gradi come in un dipinto. A quel punto, vi consigliamo di tornare a valle a piedi: lungo il sentiero – assolutamente fattibile con tutta la famiglia – troverete anche un ottimo punto di ristoro, per gustare qualche specialità tipica. Ne vale la pena, no?
Rifugio Lè e La Crusc
La vera chicca di questo weekend altoatesino, anzi ladino, è arrivata però nel nostro secondo giorno di permanenza. Da Badia, paesino limitrofo a La Villa che dà il nome all’intera zona, vi consigliamo – caldamente – di prendere la seggiovia a quattro posti Santa Croce. Dopo un rilassante tragitto che supera il centro di Badia e alcuni pascoli, si raggiunge la zona de La Crusc, in cui troverete un divertente Summer Park pensato per i più piccoli e l’accogliente Rifugio Lè, in cui gustare le specialità locali. Il rifugio è stato da poco ristrutturato, con una grande attenzione ai materiali, e merita senza dubbio una visita! Per chi ha voglia invece di proseguire nel tragitto, tramite una cabinovia o a piedi è possibile raggiungere la vetta di La Crusc, adagiata alle pendici dell’omonima montagna e ricca di vibrazioni positive. Sarà merito della piccola chiesetta che potrete visitare sulla vetta, al suo interno ricca di ex voto realizzati e ringraziamenti sentiti. Per gli appassionati di trekking, poi, immancabile una passeggiata fino alla Grotta della Neve, anche se ormai solo parzialmente conservata. E dopo una giornata trascorsa a godere delle bellezze della natura, è tempo di tornare in hotel per godersi qualche momento di relax…
Hotel La Majun
L’hotel La Majun di La Villa è la struttura che dovreste scegliere se avete voglia di sentirvi a casa. Un luogo oggi curato nei minimi dettagli, dalla colazione alla ricca Spa, con una storia familiare incredibile. “La Casa”, è così che la titolare Roberta Rinna chiama il suo hotel, che rappresenta un esempio perfetto di empowerment femminile, tenacia e grande operosità. Ecco la sua storia: nel 1959 il padre di Roberta – farro del paese – muore prematuramente di infarto, lasciando sola la moglie con cinque figli da mantenere. L’unica strada possibile fu quella, all’epoca, di affittare l’appartamento in cui vivevano: tre stanze accoglievano gli ospiti a Natale e Pasqua, mentre le quattro sorelle dormivano in garage e la madre e il fratello in cantina. “Un freddo bestiale”, ci racconta la signora Roberta, “mia madre si era fatta prestare una stufetta da un amico in paese, che faceva più fumo che caldo”. Poi le tre camere divennero quindici, sistemando i due piani superiori.
Fino al 1977 quando Roberta, ormai sposata, demolì la casa dei genitori per costruire la nuova Casa: dieci camere e un enorme ristorante, che con il boom del turismo di montagna negli anni Ottanta rappresentò la loro fortuna. Nel 2000, quindi, una nuova ricostruzione ha dato vita alla struttura che oggi è La Majun, un luogo accogliente come solo quelli intrisi d’amore e passione sanno essere. E se questo non bastasse, potrebbero convincervi l’ottima cucina che intreccia cultura ladina alle suggestioni più contemporanee, la bellissima Spa con due saune finlandesi, bagno di vapore al sale e vasca esterna in legno con acqua calda e vista mozzafiato sulle dolomiti. Non da meno le camere, ristrutturate con una particolare attenzione ai materiali, che vedono protagonista – ovviamente – il legno. Che dire quindi de La Majun? Una chicca da non perdere nella bellissima Alta Badia.
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