Un progetto site specific che lavora sul concetto di utopia
Dal 10 novembre 2018 al 6 gennaio 2019, LaGalleria d’arte contemporanea di Palazzo Ducale a Mantova ospita Alla ricerca di Paradisi Immaginari, il progetto site specific di Concha Jerez (Las Palmas, Spagna, 1941) e Massimo Pisani (San Martino dall’Argine, Mantova, 1958), che esplora il concetto di Utopia correlato a quello di tempo, inteso sia come memoria, sia come futuro. La mostra, curata da Peter Assmann e Renata Casarin, direttore e vice direttrice del Complesso Museale Palazzo Ducale di Mantova, avrà il proprio fulcro negli spazi de LaGalleria e si svilupperà in parallelo nelle stanze della Corte Vecchia di Palazzo Ducale, producendo così un dialogo tra le vestigia del palazzo gonzaghesco e le creazioni contemporanee dei due artisti.
“L’artista spagnola Concha Jerez – spiega Peter Assmann – vera e propria pioniera internazionale dell’arte concettuale e intermedia, dialoga artisticamente con Massimo Pisani, italiano d’origine ma operante in Spagna da più di vent’’anni, che esprime nel suo lavoro l’interesse verso i concetti di architettura e di relazione oggetto-spazio-tempo e misura. La mostra che ne scaturisce vuole segnare un punto fermo nella vicendevole riflessione sociale e politica. I due artisti propongono infatti, attraverso installazioni site specific nel percorso museale di Corte Vecchia, una pregnante ricerca sul concetto di Utopia, o meglio di Utopie, intese come proposta e successivo tradimento degli ideali fondanti la civiltà occidentale.”
“Nello spazio espositivo de LaGalleria – precisa Renata Casarin – l’indagine si fa marcatamente di denuncia, dando forma alla rinuncia consapevole e colpevole dell’uomo contemporaneo nei confronti delle aspirazioni più alte dell’animo umano e narrando di Paradisi, ovvero modelli di coesistenza sociale, passati, perduti, forse immaginari o impossibili.”
Il percorso espositivo prende avvio dalle Scalone delle Duchesse, con l’intervento di Concha Jerez che, attraverso l’impiego di specchi in metacrilato, riporta l’enunciato di un Paradiso Immaginato corrispondente a valori etici e sociali preceduto da Xm3, una ipotetica misura dello spazio immateriale.
Quindi, le Sale del Pisanello e dei Papi ospiteranno due installazioni di Massimo Pisani dal titolo Tavole di stoccaggio (Ipertestuali) che comunicano la caduta delle ideologie del XX secolo e l’instaurazione di un sistema basato sulla precarietà, i rigurgiti di sentimenti d’appartenenza mediati da propositi nazionalisti, la difficoltà di affermare la possibilità di una gestione anarchica della società.
Particolarmente suggestivo sarà il lavoro che Concha Jerez ha pensato per la Stanza degli Specchi: due altalene in metacrilato trasparente che penderanno dai tiranti della volta, oltre a interventi sugli arredi della sala.
Nella Stanza di Giuditta, MassimoPisani proporrà la sua opera Apology, un’allegoria del tema dell’accoglienza riservata ai migranti, simboleggiata dalla coperta isotermica che deborda dalla struttura metallica cruciforme appoggiata a terra. Per la Stanza Di Leda, lo stesso Pisani ha creato The power of love: una critica alla triade del conformismo – Dio, patria e famiglia – espressa attraverso la giustapposizione di tre elementi: una pietra, un libro rosso e una forbice da sarto collocati su un antico tavolo circolare avvolti dalle note dell’omonima canzone dei Frankie goes to Hollywood.
Proseguendo nel percorso museale, la Stanza di Amore e Psiche ospita Xm3 di Paradiso d’Interferenze, un’installazione di Concha Jerez realizzata con bicchieri di vetro e frammenti di quotidiani locali bruciati, a sottolineare i concetti di eventi passati e di eventi possibili. Poco oltre, nella Sala dei Fiumi, di nuovo l’artista spagnola proporrà una riflessione sull’essenza dell’Unione Europea e sui relativi presupposti potenziali, fino ad arrivare ai controversi esiti odierni.
Di grande valenza simbolica è infine l’opera L’economia di Massimo Pisani, allestita nel Camerino dei Quattro Elementi, dove la scritta Economy is the foundation of immorality si specchia idealmente con un sacco di frumento che l’artista taglierà nel corso di una performance durante l’inaugurazione, lasciando cadere i chicchi sul pavimento. L’azione si connoterà quindi come una sensibilizzazione sul tema dell’urgenza della distribuzione equa delle risorse naturali ora nelle mani di forze economiche egemoniche.
Accompagna la mostra un catalogo edito da TreLune edizioni di Mantova.
LaGALLERIA arte contemporanea
Complesso Museale – PALAZZO DUCALE DI MANTOVA
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