Il designer Andrea Brocca ha presentato a Parigi la sua capsule collection
In occasione della Haute Couture Fashion Week, si è tenuta la presentazione dell’ultima collezione di Andrea Brocca: proporzioni divine e geometrie universali, in equilibrio tra forma organica e innovazione. Con i manichini dell’italiana Bonaveri ad accompagnare il racconto di questa nuova dimensione estetica. Andrea Brocca si definisce un architetto della moda, quasi uno scultore. L’italosrilanchese si è diplomato al Central Saint Martins di Londra, è stato consacrato a soli 16 anni come il più giovane couturier del mondo. Ora che di anni ne ha 26 ha presentato a Parigi la sua ultima capsule collection.
Andrea Brocca capsule collection: l’unione di matematica, moda e architettura
Galassie, onde oceaniche, ragnatele, conchiglie e fiori: geometrie naturali, con forme e modelli ricorrenti, definiscono un universo in costante equilibrio. A questo e alla natura divina della matematica universale, si ispira la capsule collection di Andrea Brocca: Equilibrium. I fondamenti del rapporto aureo e le spirali logaritmiche di Fibonacci si tramutano in tagli e geometrie, nel nome di un design che unisce matematica, moda, architettura e mondo naturale. I confini tra scultura e moda si fondono e sovrappongono, e i manichini di Bonaveri accompagnano il racconto di questa nuova dimensione estetica.
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Le figure di Obsession, tra tensione estetica e forza evocativa, mettono in mostra gli abiti: nel nome del dinamismo e della ricerca che accomuna il lavoro del brand italiano e del giovane couturier. Equilibrium è un progetto figlio di un processo creativo radicato negli assiomi della natura che, senza compromettere l’estetica, porta la couture nel futuro. La collezione di debutto a Parigi si compone di 4 look: corsetti, giacche, pantaloni, abiti lunghi e accessori, realizzati con materiali naturali e una nuova ed innovativa pelle ecologica, la Recyc Leather, ottenuta dal recupero di fibre provenienti da guanti industriali destinati alla discarica. Per affiancare la dimensione etica a quella estetica.