Il primo gin sartoriale da collezione in edizione limitata sbarca nel metaverso
Si chiama Avatar Gin, il progetto inedito del primo gin sartoriale associato univocamente a un NFT (Non Fungible Token) ossia un’immagine digitale unica, certificata e non sostituibile. A ogni oggetto fisico viene assegnato un valore tramite gli NFT che utilizzano la tecnologia della blockchain. Sono “non fungibili” in quanto possono essere ceduti o venduti, ma non si possono sostituire.
Sperimentiamo la blockchain per estendere la sua applicazione al mondo di creator e influencer.
Gianluca Perrelli, CEO di Buzzoole e selezionatore delle botaniche utilizzate nella ricetta dell’Avatar Gin
Foto: Ufficio Stampa
Avatar Gin: un distillato ricercato ed elegante
Avatar Gin è prodotto artigianalmente con un alambicco in rame discontinuo e metodo London dry a passaggio di vapore. Ogni distillata dura circa dodici ore per estrarre tutti gli oli essenziali delle botaniche. Contiene alcol di grano tenero certificato, oltre a botaniche selezionate dal master distiller dell’azienda Cillario & Marazzi. La cura nella produzione e nella scelta degli ingredienti produce un gin ricercato ed elegante. Al carattere dominante del ginepro italiano e le note dell’artemisia, si combinano i sapori di quindici botaniche e del finger lime fresco.
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Ognuna delle cento bottiglie presenta una ricetta unica e un codice QR per ottenere l’NFT da collezione. “Con Avatar Gin abbiamo iniziato ad esplorare un territorio di confine tra virtuale e reale, tra collezionismo e crypto” ha dichiarato Gianluca Perrelli.“Si tratta di un progetto che nasce da una mia passione per il Gin, che condivido sull’account Instagram @50shadesofgin, unita alla costante necessità di innovazione che contraddistingue Buzzoole”. Per la creazione del progetto, l’azienda Boozole si avvale della collaborazione con OpenRegister, startup specializzata in NFT per oggetti fisici. La startup ha creato un processo che permette ai clienti di creare un wallet e di ottenere il trasferimento dell’NFT gratuitamente.“Abbiamo accolto con entusiasmo la proposta di Buzzoole” ha espresso Enzo Mangrella, CEO di OpenRegister. Un’idea che intreccia il mondo fisico e virtuale, assottigliando sempre di più i loro confini.
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