Carbotti borse nasce dall’incontro tra l’etica e la qualità made in Italy
L’azienda Carbotti borse nasce nel 1956 a Martina Franca, una piccola cittadina in provincia di Taranto, nell’entroterra pugliese. All’epoca, era una piccola realtà artigianale curata dal suo fondatore, Domenico Carbotti, un signore noto nel martinese per le sue virtù di gentilezza, riservatezza, ospitalità, oltre che capacità professionale. Un uomo che si era realizzato con l’impegno e la passione, muovendo i primi passi nell’artigianato tarantino fino all’apertura della sua ditta di borse; unico pellaio, all’epoca, a creare quel tipo di accessorio in zona.
All’epoca non lo sapevamo, ma stavamo plasmando la nostra vera identità aziendale, che oggi rappresenta il nostro successo.
Un laboratorio – diventato poi azienda – che i suoi figli custodiscono con cura e con orgoglio. Gianni, Angelo e Michele Carbotti, attenti ai gusti del pubblico e alla comunicazione pubblicitaria, hanno saputo dare una nuova impronta manageriale all’azienda; un salto verso il futuro che non ha mai smesso però di guardare alla tradizione e alla storia delle proprie radici.
Immergendosi negli archivi storici è possibile osservare e studiare l’evoluzione di Carbotti, vero e proprio simbolo del Made in Italy; oggetti e foto diventano la testimonianza di un periodo, quello del secondo dopoguerra, in cui la moda iniziava a farsi conoscere nei salotti aristocratici e borghesi. Si tratta di materiale prezioso, soprattutto se si considera che l’archivistica di quegli anni è molto scarsa. Si ottiene così il racconto della storia di un’azienda – di quell’heritage di cui oggi tanto si parla – ma soprattutto la visione reale della “fatica di un piccolo artigiano che trasforma la sua attività in un’azienda che si affaccia sul mercato internazionale”, come disse Domenico Carbotti in un’intervista conservata negli archivi storici nazionali di Roma.
Gianni Carbotti, che dal 2001 gestisce la parte commerciale e marketing dell’azienda, ha puntato tutto sul mondo del web e sull’esportazione, riuscendo a guadagnarsi una buona fetta di mercato negli Stati Uniti, in Giappone e in Uk. Una scommessa sui mezzi di comunicazione e scambio del futuro, che ha dato i frutti sperati. Angelo Carbotti è l’artigiano, colui che mette nel suo lavoro tutta la passione e l’amore che il padre Domenico gli ha trasmesso, curando con minuzia ogni minimo dettaglio, dal disegno alla scelta dei materiali, fino alla realizzazione vera e propria.
Il codice etico aziendale infatti impone di eseguire le lavorazioni nel pieno rispetto dell’ambiente, tutelando la manodopera esclusivamente italiana, al fine di preservare la qualità di un prodotto unico e originale, realizzato sperimentando e facendo ricerca. Creare lusso diventa così sinonimo di attenzione per i dettagli, dedizione, ricerca ed esclusività, in una sola parola: artigianalità. Michele, invece, coadiuva l’attività di produzione.
Il know-how acquisito collaborando con le più prestigiose concerie italiane, insieme alla tradizione decennale nella lavorazione artigianale di borse da donna in pelle, hanno permesso alla maison Carbotti di affermarsi sul mercato del lusso con ottimi risultati, anche all’estero.
Punto di forza dell’azienda è la grande flessibilità e capacità di adattamento ai cambiamenti che la moda, i tempi e le esigenze impongono, senza sacrificare la tradizione e la manualità delle lavorazioni. Tradizioni a cui Gianni, Angelo e Michele sono particolarmente legati e che fanno parte degli archivi della storia della moda del Novecento.
C.O.
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