Da sempre un buen retiro devoto al piacere, oggi un progetto di vita, di passione e visione
Abbiamo avuto il piacere di soggiornare al Castel Steinbock di Villandro all’inizio del 2022, prima della ristrutturazione, ed eravamo rimasti colpiti dalla splendida struttura e da una ristorazione di altissima qualità in un contesto, quello dell’Alpe di Villandro, ottimo per chi cerca un relax montano piacevole e non impegnativo, per fare splendide passeggiate nei prati verdi o sulla neve, giusto a 30 minuti da Bolzano.
Ma Elisabeth Rabensteiner, la giovane proprietaria del Castel Steinbock di Villandro ha voluto fare ancora di più e stupire tutti creando, dopo una ristrutturazione lampo nei primi mesi di quest’anno, una dimora esclusiva, destinata a individual-edonisti. Con 12 suite di lusso al posto delle precedenti 21 camere e 3 ristoranti all’interno della tenuta del 1750. Che dire, siamo rimasti davvero incantati dalle nuove suite, forse l’elemento che mancava, che oggi dà ancora più personalità e carattere alla struttura, con un design ricercato ma senza eccessi e tutti gli elementi giusti per una vacanza di relax e piacere.
In tempi passati si riteneva che, nel caso di grandi opere architettoniche, si dovesse sempre perseguire l’opulenza e la complessità del design, ma Elisabeth sconfessa e supera questa concezione e ristruttura con amore e dedizione la tenuta storica di famiglia affermando che il miglior risultato, il vero valore aggiunto, si ottiene ristrutturando un edificio ispirandosi al concetto dell’essenzialità di lusso.
E poiché l’intera storia s’impernia sul ristorante Gourmet, Rabensteiner concentra la vera ragione per un soggiorno allo Steinbock su pochissimi elementi chiave, sviluppati alla perfezione: riposo eccellente e piaceri del palato eccezionali. Diversamente dalla tipica, sconfinata proposta degli Hotel di lusso, qui troviamo un concetto volutamente puristico di essenza del soggiorno e ridotto secondo la filosofia “qualità anziché quantità”.
Le mura storiche sono intrise di calore, tanti angoli nascosti e le due caratteristiche “Stube” invitano a godersi momenti di tranquillità e piacere. Castel Steinbock si trova a Villandro, un suggestivo paese a 880 metri di quota a pochi minuti da Chiusa e a circa 30 minuti da Bolzano, sul versante orientale delle Alpi Sarentine e precisamente sotto l’Alpe di Villandro, il secondo alpeggio più grande d’Europa, situato a 2.509 m.
Nelle 12 Suite troviamo pareti intonacate in argilla, parquet centenari, mobili in legno di wengé arrotondati, pietra locale e luce soffusa, radiatori in ghisa realizzati appositamente per la tenuta dal grande fascino retrò unito ad un’inerzia termica e una diffusione del calore senza pari. L’immensa bellezza della semplicità come essenza per momenti di vita esclusivi rivive in ogni dettaglio, anche nell’Honesty-Bar, presso il quale ogni ospite potrà servirsi come se fosse a casa sua. Infine, una sensualità allo stato puro pervade i momenti nelle saune private e negli eleganti bagni di Antonio Lupi. Ognuna delle 12 Suite è un piccolo capolavoro unico e individuale.
Castel Steinbock Villandro – lusso, relax e piaceri per il palato
Ma tornando ai piaceri del palato il Castel Steinbock propone 2 Stuben pensate per condividere l’amore per le specialità enogastronomiche, magistralmente orchestrate da Tomek Kinder, Chef premiato con due toque Gault-Millau e spirito cosmopolita, che custodisce l’Alto Adige nel cuore proponendo una cucina casereccia, ispirata alle osterie, resa contemporanea, dove i gusti di una volta si fondono con tecniche ed esigenze attuali.
La Stube del tribunale accoglie gli ospiti della residenza in un ambiente contraddistinto dal calore e profumo del legno e dal panorama sul centro storico di Villandro per la prima colazione Royale (fino alle ore 11.00) o una cena informale. La Stube Defregger con 8 tavoli, 300 anni di storia e una filosofia culinaria è invece il fiore all’occhiello, è la quintessenza di un affascinante viaggio gastronomico curato dallo Chef Tomek Kinder, dove è possibile scegliere uno dei menù di Tomek Kinder, di cui uno vegetariano, da comporre e mixare à la carte.
Lo Stain, noto già nel 1750 come “Stainbock Wirtstafern” è, infine, l’estensione informale per il pranzo del Fine Dining di Castel Steinbock. Il menù porta sempre la firma di Tomek Kinder ed è caratterizzato da pietanze ricercate della cucina dello Stain, premiata Gault Millau, a base di prodotti regionali dalle sfumature mediterranee e specialità stagionali che danno vita a emozionanti creazioni.