A Vinitaly ospiti i vini di cinque territori del rosato
Un Vinitaly nel segno del rosa per il Consorzio di tutela del vino Bardolino che nel suo stand proporrà i vini di cinque territori nei quali storicamente si producono vini rosati da uve autoctone. Dal 15 al 18 aprile alla fiera di Verona si potranno così conoscere e degustare
oltre al Chiaretto di Bardolino, prodotto sulla sponda veneta del lago di Garda prevalentemente da uva Corvina Veronese, il Valtènesi Chiaretto (sulla sponda lombarda dello stesso lago, principalmente da uve Groppello), il Cerasuolo d’Abruzzo (da uve Montepulciano), il Salice Salentino Rosato (in Puglia, da uve Negroamaro) e il Castel del Monte Rosato (sempre in Puglia, con Bombino Nero e Uva di Troia).
In tutto ci saranno circa 60 i vini in assaggio. Il territorio di Bardolino conferma ancora una volta la volontà di puntare sul Chiaretto, il rosé da sempre prodotto in riva al lago di Garda, che dal 2014 ha conosciuto un deciso rilancio con la decisione di proporre un vino dal colore
rosa molto tenue, più agrumato e floreale.
“Stiamo vivendo un momento particolarmente felice per i vini rosati con un’esplosione dei consumi a livello internazionale. È solo facendo sistema tra i diversi territori italiani che hanno una consolidata tradizione nella produzione di vini rosati da uve autoctone che potremo proporre in modo convincente il nostro paese sui mercati mondiali. È questa l’idea che accomuna il mondo del Chiaretto di Bardolino e i Consorzi del Valtènesi, del Cerasuolo d’Abruzzo, del Salice Salentino e del Castel del Monte”. Spiega Franco Cristoforetti, presidente del Consorzio del Chiaretto di Bardolino.
È stata la Rosé Revolution. Una rivoluzione che ha portato anche lo scorso anno ad aumentare del 12% le vendite di Chiaretto, giunto a 9,5 milioni di bottiglie: ormai nella zona quasi 4 bottiglie su 10 sono rosé.
Gli stessi vini saranno i protagonisti di due degustazioni gratuite aperte al pubblico martedì 17 aprile in Sala Argento2 (al piano -1 del Palaexpo, ingresso A2), la prima alle ore 11 e la seconda alle ore 15, entrambe condotte dal giornalista Angelo Peretti, direttore di The Internet Gourmet, insieme con i rappresentanti dei cinque Consorzi di tutela. Verranno proposte due etichette per ciascuna denominazione e per ribadire ancora una volta la collaborazione tra i diversi territori.