Il servizio di fiori a domicilio che può migliorarti la giornata
Sembra che i millennial italiani amino acquistare i fiori più volte l’anno e internet, dopo il passaparola e i consigli di amici e familiari, è la prima fonte d’informazione nella scelta e nell’acquisto di piante e fiori. L’online però è ancora poco utilizzato per fare acquisti, almeno in questo settore, e rimane quindi una fortissima richiesta di digitale. A rivelarlo è il sondaggio parallelo condotto da Colvin, startup che vende e consegna fiori a domicilio, e da GimmeLike, la prima app italiana che connette pmi e millennial attraverso questionari d’indagine.
Sono sempre di più gli italiani, e non solo donne, che acquistano abitualmente fiori e piante e che amano prendersene cura. Sono orgoglioso che il 44% dei clienti che abbiamo intervistato ha scelto Colvin per la sua prima esperienza di acquisto di fiori online e adesso utilizza questo nuovo canale abitualmente, per comprare i fiori per se e la propria casa o da regalare
-Simon Tokatzian (Country Managerdi Colvin per l’Italia)
I due sondaggi paralleli, oltre ad evidenziare l’esigenza e una forte domanda di innovazione in un settore tradizionale e ancora molto legato alla distribuzione fisica, tracciano anche il primo identikit degli acquirenti di fiori e piante in Italia. Come ci si aspetterebbe, sono soprattutto le donne ad acquistare fiori e piante ma anche gli uomini sono acquirenti abituali e hanno il pollice verde. I millennial appassionati di fiori e piante sono equamente ripartiti tra Nord, Centro e Sud Italia e sono istruiti, amano leggere un buon libro più che fare shopping, viaggiare e partire per il fine settimana o andare a concerti e festival musicali.
Le rose sono senza dubbio i fiori preferiti dai millennial italiani, seguiti da orchidee, tulipani e girasoli. Il 18% degli intervistati cerca la freschezza ed il profumo quando acquista piante e fiori, mentre per il 15% è il design a determinare la scelta. Stagionalità, ma anche sostenibilità e attenzione all’ambiente influenzano la decisione dei consumatori. Per questo freschezza dei fiori, attenzione al design, stagionalità e facilità di acquisto sono attributi impliciti e imprescindibili nell’offerta di Colvin. E già dalla nascita di questa startup innovativa anche l’attenzione all’ambiente è parte integrante del modello di business: tutti i vasi venduti e regalati in abbinamento ai bouquet sono infatti in vetro riciclato e anche il box che contiene e preserva i fiori consegnati a domicilio è green, composto al 100% da cartone riciclato.
Ma per chi sono i fiori che vengono comprati abitualmente, più volte nel corso dell’anno?
Inaspettatamente, e forse in linea con gli atteggiamenti individualistici dei millennial, nel 55,5% dei casi i fiori acquistati sono per sè, mentre “solo” il 44% del campione compra piante e fiori per regalarli. Tra le principali occasioni in cui si sceglie di regalare i fiori o le piante spiccano le festività dedicate alle donne: il 25% li acquista per la Festa della Mamma, per il 18% rappresenta un’idea regalo per i compleanni, il 16% li compra per la Festa della Donna e, a pari merito con il 12% delle preferenze, c’è chi regala composizioni floreali per San Valentino e Natale.
In Italia piante e fiori si acquistano prevalentemente dal fioraio, ma anche al supermercato, approfittando magari del momento in cui si fa la spesa, mentre in casi più rari ci si reca al vivaio. L’acquisto online è ancora basso, perché sono ancora pochi gli attori sul mercato in questo settore che Colvin, arrivata in Italia nell’aprile dello scorso anno, sta contribuendo a digitalizzare e a innovare grazie alla vendita online e a un modello di business che accorcia la filiera e consente un maggiore controllo sulla qualità.
Ultimo, ma non meno importante, l’impegno che Colvin dedica alla prevenzione del tumore al seno. Per tutto il mese di ottobre infatti, sull’e-commerce è possibile acquistare il bouquet Always Pink, un tripudio di rose che esprime la forza e la bellezza delle donne. Per ogni Always Pink acquistato, parte del ricavato verrà devoluto al progetto Pink is Good di Fondazione Umberto Veronesi, per sostenere la lotta al cancro al seno e gli altri tumori femminili.