La riflessione su come il Covid-19 ha accelerato l’adozione del digitale
Il Covid-19 ha trasformato completamente il modo di usufruire dei servizi e di acquistare i diversi beni.
Come il Covid-19 ha modificato il processo digitale
La pandemia si è presentata come un vero e proprio terremoto per l’economia italiana e mondiale. Focalizzandoci sul nostro Paese, è possibile notare fin da subito come lo scossone sia stato piuttosto sentito da parte dei consumatori che, però, hanno ben pensato di continuare a sfruttare i beni e i servizi in maniera alternativa. Attualmente, infatti, il mondo del commercio digitale si è rafforzato ulteriormente e oltre il 75% della popolazione ha iniziato o continuato ad usufruire dei siti e-commerce per l’acquisto di beni di ogni genere. In particolar modo la tecnologia e i capi d’abbigliamento sono riusciti a contraddistinguersi per la gran mole di ordini effettuati da parte della popolazione italiana ma anche il settore alimentare, grazie alle nuove realtà che hanno deciso si approdare online, è riuscito a ritagliarsi un’importante fetta di mercato e quindi a risaltare in particolar modo. Seppur le tante aperture, spesso seguite da periodi di lockdown, si siano susseguite, il mondo del commercio digitale è riuscito effettivamente a rimanere ben impresso nella mente dei consumatori.
Il mondo digitale e le attività che sono rimaste fuori
Occorre però prendere in considerazione come questo tipo di situazione non sia stata ottimale per tutte le imprese che operano sul territorio italiano. Molti artigiani, come per esempio falegnami, fabbri e operai edili, che svolgono dei lavori specifici e che necessitano di recarsi presso i vari luoghi dove occorre svolgere la mansione o comunque hanno bisogno di spostarsi per offrire quel servizio, non hanno potuto ottenere dei benefici dal processo di digitalizzazione dei servizi. Stesso discorso per il settore del turismo e quello alberghiero, seguito da quello relativo alla bellezza e al benessere. In entrambi i casi i clienti e la loro presenza fisica rappresenta il fulcro della loro attività e nel periodo di chiusura questa semplice caratteristica non si è potuta materializzare, comportando una riduzione del fatturato con licenziamenti e cassa integrazione forzata della forza lavoro.
I servizi digitali e la loro evoluzione
Ovviamente occorre anche parlare dei servizi digitali che oggi sono stati creati per i clienti. Una delle tante attività che operava principalmente in modo fisico e che oggi ha riscoperto le potenzialità del mondo digitale è sicuramente quella relativa ai prestiti e al mondo dei finanziamenti più in generale. Questo in quanto, prima della proclamazione della pandemia e del periodo di crisi mondiale, per richiedere un prestito un cliente si trovava quasi costretto a doversi recare presso una delle filiali della banca o istituto di credito per poter ottenere la consulenza necessaria per selezionare il miglior prestito possibile.
Occorre prendere in considerazione il fatto che oggi il servizio dei prestiti personali onlineha permesso alle varie tipologie di aziende che operano in tale settore di offrire delle consulenze per via telematica e garantire ai clienti la concreta possibilità di trovare il prodotto che meglio risponde alle proprie esigenze. Ecco quindi che il risultato finale riesce ad essere identico a quello che si otteneva con la maniera classica di richiedere tale servizio. I prestiti personali online su Compass rappresentano un esempio classico di questa evoluzione dei servizi che attualmente caratterizzano appunto il vasto mondo del web. Sicuramente a breve tante altre imprese adotteranno il medesimo procedimento, offrendo quindi dei servizi digitali che hanno ben poco da invidiare a quelli che classici, evolvendo quindi il concetto di economia in Italia.
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