Scopriamo la storia della cantina produttrice del miglior Champagne in assoluto
Negli ultimi sette anni, gli Champagne & Sparkling Wine World Championships hanno premiato i migliori spumanti provenienti da tutto il globo. Quest’anno, la Maison Ruinart è lieta di annunciare che il Dom Ruinart Rosé 2004 in formato magnum è stato incoronato “Supreme World Champion”. Questa bottiglia ha coronato il sogno di ogni vignaiolo, quello di essere eletto dopo tanto duro lavoro e sacrificio il più buono e pregiato sulla terra. Lo champagne rosé e la sua produzione occupano un posto molto particolare nella storia della Maison. La sua creazione risale a circa 260 anni fa. Nel 1764, Ruinart era la prima Maison dello champagne a mettere in commercio uno champagne rosé, all’epoca detto “oeil de perdrix”.
Dom Ruinart Rosé 2004: scopriamo tutte le caratteristiche del miglior Champagne al mondo
La Maison Ruinart è un’azienda storica, ammirata da tutti produttori e gli appassionati del settore. E’ stata fondata nel 1729 durante l’Illuminismo, in un mondo ricco di idee, scambi e cultura. E’ la più antica Maison dello champagne. Nelle sue cantine, gli esperti dello
Chardonnay portano avanti l’identità unica della Maison, la “simplexity”. Eleganza naturale e freschezza aromatica svelano la luminosità di questa varietà di uve. Questa magnifica impresa promuove, tramite la sua storia radicata tra arte e gastronomia, uno stile di vita elegante e consapevole. Inoltre l’azienda, attenta alla sostenibilità, agisce concretamente per minimizzare il suo impatto ambientale, adattando continuamente le sue pratiche, pur mantenendo l’eccellenza dei propri vini. Il nome Maison Ruinart è sinonimo di innovazione e ricerca, caratteristiche tutte riscontrabili in ciascuna bottiglia del suo inconfondibile Chardonnay.
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La Cuvée Dom Ruinart omaggia lo Chardonnay, l’emblematica uva della Maison, celebrandone i raccolti migliori. Nata nel 1959, ha conosciuto soltanto 26 annate. Invecchiato con cura e pazienza per quasi 10 anni nelle condizioni ideali offerte dalle Crayères di Ruinart, il vino è poi assemblato e sboccato nella più autentica tradizione dello champagne. La sua espressione rosé è ancora più rara, in quanto comprende una base di Dom Ruinart Blanc de Blancs (80%) miscelato al Pinot Noir vinificato in rosso, entrambi della medesima annata. L’annata in questione, pertanto deve, essere stata eccezionale sia per lo Chardonnay che per il Pinot Noir. Lo Chef de Cave, Frederic Panaoitis, di Maison Ruinart ha descritto questa prestigiosa bottiglia così: “L’annata 2004 ha una raffinatezza perfetta per gli champagne e in particolare per il Dom Ruinart. Siamo su vini di maggior tensione. Non direi che sono leggeri, data la loro intensità aromatica, ma la consistenza ricorda il taffettà”.
Dal 1996 sono state messe in commercio 20 annate. A dimostrazione dell’importanza del tempo, il Dom Ruinart Rosé 2004, coi suoi 14 anni, apre il 2022 in bellezza e in formato magnum col titolo “Supreme World Champion”. Il tempo continua a fare il suo lavoro. E lo fa in maniera egregia. La competizione appena vinta, era stata lanciata nel 2014 da Tom Stevenson, famoso scrittore e autore di settore, che mira ad offrire sia ai consumatori che ai professionisti una guida annuale dei migliori champagne e spumanti del mondo. La giuria è ogni anno composta esclusivamente da specialisti di spumanti e champagne, e la degustazione è effettuata alla cieca. L’annata selezionata come la migliore ha un profilo aromatico complesso e delicato che accosta in questa miscela rosé la freschezza dei frutti rossi a note affumicate e speziate. La consistenza è corposa ed elegante. Il formato magnum è sicuramente il miglior formato per tutelare la freschezza dei vini. Grazie al maggior periodo di maturazione, il suo volume consente lo sviluppo di note più intense.