Storia di un gin che è molto più di un gin
Settembre – da sempre considerato il mese del restart – quest’anno è il mese delle incertezze post lockdown, il mese della ripresa economica, dei nuovi progetti, della voglia di ritornare a incontrare persone. Le restrizioni anti Covid19 non permettono ancora di ritornare a vivere a pieno gli eventi di cui Milano è la capitale, ma uno spiraglio c’è stato in questo settembre anomalo, con la presentazione di Ginarte – Drygin tenutasi nell’esclusiva location al numero 7 di via Ceresio.
Ho sempre dipinto la mia realtà, non i miei sogni
– Frida Kalo
Una voglia di rinascita da parte del brand, che celebra la nuova edizione di Ginarte dedicata a Frida Kahlo. Un racconto visuale molto vibrante ed eye catching, ispirato alla grande artista messicana – di cui, tra l’altro, il prossimo 10 ottobre si inaugura una grande mostra alla Fabbrica del Vapore di Milano. Alla presentazione Francesco Bargellini, uomo di classe e anima commerciale del brand, ha raccontato cosa è e come nasce Ginarte Frida Kahlo.
“La collaborazione con la Frida Kahlo Corporation – la società che detiene i diritti dell’artista – è una scelta fortunata e un grande volano di visibilità per il brand”, commenta Bargellini “che arriva dopo il grande successo della prima bottiglia di Ginarte realizzate dal pittore olandese Lou Thissen”. Un viaggio nella bellezza, un inno alla meraviglia e all’emozione.
Un premium gin nato a Firenze dall’idea di un gruppo di amici, amanti e appassionati di gin e con l’arte nel sangue – d’altronde si sa, i Toscani hanno la vena artistica. Un prodotto italiano, con ingredienti di qualità toscani e vocazione internazionale. L’arte è stata l’associazione che è parsa migliore per comunicare l’immagine di un prodotto Made in Italy; un’arte che è stata applicata anche alla bottiglia, come una sorta di tela bianca su cui gli artisti sono liberi di esprimere la loro creatività.
“Gusto classico, secco, versatile e soprattutto equilibrato, uniti ad un design unico e al legame con l’arte”: sono questi gli elementi che hanno permesso a Ginarte di essere presente su 20 mercati a soli due anni dal suo lancio.
Una serata piacevole, in una delle terrazze più belle di Milano al tramonto, accompagnata da una selezione dei Ginarte Signature Cocktail, curati da Filippo Sisti, mixologist & owner del Talea Cocktail Bar di Milano. La serata è proseguita all’Iter, con una menu degustazione: tre piatti con base Ginarte abbinati a tre drink studiati e preparati dallo stesso Filippo Sisti. Una cura nel dettaglio che è l’anima portante di Ginarte.
C.O.