Il gonfiore addominale, più comunemente indicato con l’espressione “pancia gonfia”, è uno dei disturbi più diffusi in assoluto; può colpire chiunque, a prescindere dal sesso o dall’età, anche se in certe fasce di popolazione si registra una maggiore prevalenza (donne over 30).
Di norma, non è un sintomo che deve destare particolari preoccupazioni, nel senso che molto raramente è legato alla presenza di gravi problemi di salute sottostanti, ma è indubbio che si tratti di una condizione molto fastidiosa.
La pancia gonfia è, sostanzialmente, un disturbo intestinale che si manifesta in modo più o meno accentuato, allorquando si ha un eccessivo accumulo di gas a livello addominale (nello stomaco, nell’intestino ecc.).
È opportuno ricordare che la produzione di gas intestinali è un fenomeno del tutto fisiologico; si tratta infatti di un evento legato al processo digestivo; a cose normali, però, il gas prodotto viene smaltito tramite la respirazione; i problemi sorgono quando, per i più svariati motivi, la produzione di gas è eccessiva e il meccanismo di smaltimento non funziona più a dovere.
Ma quali sono le cause di un’eccessiva produzione di gas intestinali e, in definitiva, di gonfiore addominale?
Pancia gonfia: quali sono le cause?
Il gonfiore addominale ha diverse possibili cause; alcuni ne soffrono davvero molto raramente e, in questi casi, di norma il problema è causato da un pasto eccessivamente abbondante.
Decisamente più frequenti sono invece i casi in cui una persona accusa più volte, se non addirittura quotidianamente, tale disturbo; questo si verifica soprattutto nelle persone che hanno cattive abitudini alimentari, in particolare: dieta non equilibrata o non particolarmente sana, abitudine a mangiare troppo in fretta o a masticare poco e male; tutto ciò è alla base di un accumulo eccessivo di gas intestinale.
La situazione, poi, può essere peggiorata quando si consumano troppo spesso determinati alimenti (fagioli, piselli, cavoli, cavolfiori, broccoli, formaggi stagionati, aglio, cipolle, bevande gassate ecc.).
L’abitudine a masticare chewing-gum è un altro fattore che favorisce la produzione di gas intestinali, sia per i tipi di zuccheri contenuti nelle gomme di masticare, sia perché l’atto in sé porta a ingerire una certa quantità d’aria. Anche fumare non è sicuramente d’aiuto.
Talvolta sono problematiche come l’intolleranza al lattosio o la celiachia a causare il gonfiore di pancia.
Ma una delle cause più comuni di pancia gonfia è sicuramente lo squilibrio del cosiddetto microbiota intestinale (o, più popolarmente flora batterica intestinale), squilibrio che può avere alla base un’alimentazione scorretta, l’assunzione di alcuni farmaci (antinfiammatori e antibiotici in primis), lo stress ecc.
Nei soggetti di sesso femminile la pancia gonfia può spesso dovuta anche alle variazioni ormonali indotte da eventi quali la gravidanza o il ciclo mestruale.
Infine, ovviamente, il gonfiore addominale è uno dei tanti sintomi di varie malattie che interessano l’apparato digerente.
Gonfiore addominale: i sintomi associati
A seconda della causa che è alla base della pancia gonfia, il soggetto può avvertire diversi altri sintomi, più o meno importanti e fastidiosi, quali flatulenza, reflusso gastroesofageo, diarrea, stitichezza, eruttazioni ecc.
Come eliminare il fastidio della pancia gonfia
Ovviamente è necessario individuare la causa (o le cause) che scatenano il problema; in molti casi, è sufficiente adottare un regime alimentare sano ed equilibrato, per esempio seguendo i dettami della dieta mediterranea; a una sana alimentazione è poi opportuno associare anche una costante attività fisica che tra l’altro avrà positivi effetti sull’apparato cardiovascolare e può rappresentare anche un toccasana contro lo stress.
Sicuramente è opportuno anche ridurre il consumo di tutti quei cibi che contribuiscono al gonfiore addominale.
Nel caso di intolleranze è ovvio che la soluzione è l’eliminazione dalla dieta dei cibi responsabili.
Sicuramente, in linea generale, è efficace il ricorso a prodotti a base di probiotici per favorire il ripristino e il mantenimento dell’equilibrio della flora batterica intestinale. A questo proposito, si può chiedere un consiglio al farmacista o al proprio medico di base.
Spesso ai probiotici vengono abbinati estratti vegetali che contribuiscono a sgonfiare la pancia e anche enzimi che servono a favorire il processo digestivo.
In determinate situazioni possono contribuire ad alleggerire il problema anche le cosiddette tisane “sgonfianti” (ai semi di finocchio, all’anice stellato, al cumino ecc.).
Infine, quando il gonfiore addominale è persistente ed è associato a sintomi e segni quali diarrea alternata a stipsi, crampi addominali, vomito, perdite di sangue dal retto è necessario consultare tempestivamente il proprio medico curante o uno specialista gastroenterologo.