Il vino si è posizionato secondo migliore vino rosso italiano
Il Lungarotti Rubesco Riserva Vigna Monticchio 2012 si è classificato come secondo miglior vino italiano nella categoria vini rossi e come primo autoctono d’Italia all’interno della classifica di Gentleman che incrocia i punteggi delle principali guide. Il prodotto è da considerarsi la punta di diamante delle Cantine Lungarotti e festeggia i 50 anni dalla Doc Torgiano volando alto nella Top 100 dei vini rossi italiani.
La classifica è stata messa a punto da Gentleman, il periodico di Class Editori che ogni anno elabora i punteggi delle più autorevoli guide nazionali tra cui Gambero Rosso, Vitae, Luca Maroni, Bibenda, Daniele Cernilli e Veronelli. Secondo la graduatoria, pubblicata il 2 febbraio 2018, e curata da Cesare Pillon ed Emanuele Elli, il Vigna Monticchio 2012 ha raggiunto punteggi di eccellenza in tutte le 6 guide selezionate. Sono stati assegnati tre bicchieri da parte di Gambero Rosso, 4 viti da Vitae, 98 punti dall’Annuario dei migliori vini italiani di Luca Maroni, 5 grappoli da parte di Bibenda, 96 punti dalla Guida essenziale ai vini d’Italia di Daniele Cirilli, super tre stelle dalla Guida Oro “I vini” di Veronelli.
Il Rubesco Vigna Monticchio viene prodotto con uva Sangiovese macerata sulle bucce per circa 20 giorni, viene lasciato maturare un anno in botte grande e in barrique e in seguito viene affinato per diversi anni in bottiglia. Il prodotto, di elegante e solida struttura, ha un colore rubino profondo e un profumo complesso che ricorda la marasca e la mora. Ha inoltre delicati richiami alla violetta, leggere note mentolate e un finale speziato.
L’etichetta simbolo di Lungarotti è stappata in 50 paesi in tutto il mondo ed è presente da sette anni consecutivi all’interno della top 10 dei vini più premiati in Italia. Il vino proviene dall’Umbria, più precisamente dalla Vigna Monticchio, 12 ettari sulla sommità delle colline di Brufa, a circa 300 metri di quota.
Il prodotto, di elegante e solida struttura, ha un colore rubino profondo e un profumo complesso che ricorda la marasca e la mora. Ha inoltre delicati richiami alla violetta, leggere note mentolate e un finale speziato.
Oltre alle tenute di Torgiano e Montefalco, che formano in totale 250 ettari di vigneto, producendo circa 2.5 milioni di bottiglie all’anno, la famiglia Lungarotti è attiva su tutta la filiera del vino con la Fondazione Lungarotti e i Musei dell’olio e del vino e i casolari dell’agriturismo Poggio alle Vigne. Il museo del vino, in particolare è stato definito come “Il migliore in Italia” dal New York Times.