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Eco-turismo? Il posto giusto è l’Isola di Aruba

Bucuti & Tara Beach Resort ha vinto il primo Tourism for Tomorrow Climate Action Award

In questo mondo nel quale si parla in continuazione di spreco e di ecosostenibilità si trova il Governo di Aruba che si è messo al lavoro per contrastare lo spreco e le immissioni di CO2. Infatti, da anni, è attivo nella promozione dell’uso di energie rinnovabili e nell’incentivazione dell’eco-turismo. L’Isola di Aruba è infatti un esempio di ciò che è possibile fare per combattere il cambiamento climatico globale ed è intenzionata a diventare una delle prime isole totalmente eco-sostenibili del pianeta. Tra le priorità c’è quella di ridurre la dipendenza da combustibili petroliferi e le emissioni di CO2, per arrivare a rendere l’isola la prima economia basata al 100% su energia sostenibile.

Le iniziative intraprese nel corso degli anni vanno dal riutilizzo di spazi e costruzioni già esistenti alla promozione di un turismo sostenibile e consapevole. Ma ad ulteriore conferma del suo impegno per un pianeta più green, il Governo di Aruba ha deliberato 2 importanti provvedimenti:

Il primo è il divieto di utilizzo di materiali in plastica monouso. Nel 2017 era già stato vietato l’utilizzo dei sacchetti di plastica monouso, riducendo la produzione di rifiuti sull’isola di Aruba e apportando notevoli miglioramenti ambientali soprattutto alle sue spiagge e al meraviglioso mare che la circonda. In seguito al positivo impatto sull’ambiente di questa decisione, il divieto è stato esteso agli oggetti di uso quotidiano come bicchieri di plastica, cannucce o scatole di polistirolo.

Il secondo riguarda invece l’utilizzo delle creme solari contenenti Oxybenzone, composto organico che riduce la capacità di sopravvivenza dei coralli provocandone lo sbiancamento. In risposta, sulla One Happy Island diverse aziende locali hanno deciso di produrre creme solari che non rischiano di danneggiare la barriera corallina. Per questo la Arubalife Organics, fondata dall’arubana Julienne Paskel, vende una crema solare organica a protezione 30 chiamata “Reef-Safe”. La crema, prodotta sull’Isola di Aruba, contiene ingredienti naturali come burro di karitè, olio di cocco e jojoba, cera d’api e ossido di zinco: tutti ingredienti biodegradabili.

Ma l’impegno verso un pianeta green è condiviso anche dagli attori privati dell’Isola di Aruba, e soprattutto da uno dei resort più premiati dei Caraibi: il Bucuti & Tara Beach Resort. Il Resort, situato sulla meravigliosa spiaggia di Eagle Beach, ha recentemente vinto il primo Tourism for Tomorrow Climate Action Award al World Travel & Tourism Council, il forum dei più importanti attori dell’industria di viaggi e turismo a livello mondiale. 


Quando, dieci anni fa, al proprietario e CEO del resort Ewald Biemans venne detto che neutralizzare le emissioni di CO2 sarebbe stato impossibile, lui decise di impegnarsi ancora di più. Da allora, Biemans si è dedicato alla ricerca e all’attuazione di iniziative volte ad offrire ai suoi ospiti un’esperienza di vacanza migliore, sana e in totale armonia con il meraviglioso ambiente che circonda il Bucuti & Tara Beach Resort. Dal 2016, i 618 pannelli solari fotovoltaici del Resort, combinati con l’energia eolica e solare locale, producono il 40% del suo fabbisogno energetico. Sono stati allestiti un sistema di gestione dell’energia interno ad ogni camera, docce e servizi igienici a flusso d’acqua ridotto e un sistema di lavanderia a ozono.


Alla consegna del WTTC Award, Ewald Biemans, ha evidenziato come il Bucuti &  Tara Beach Resort voglia essere un esempio e un incoraggiamento, aggiungendo che non ci sono scuse per gli hotel di tutto il mondo per non lavorare alla neutralizzazione delle emissioni CO2 in questo particolare momento storico. Biemans ha infine sottolineato che il viaggio ambientale del Bucuti è appena iniziato e che continueranno a lavorare nell’ottica di un mondo migliore.