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Luigi Buitoni, lo Chef contadino

Giramondo, denominato “Pirata del Gusto” sempre alla ricerca di una cucina ammaliante, personalizzata, passionale, unica. Un uomo, Luigi Buitoni, che vive l’arte culinaria come obiettivo per rendere soave e puro il piacere del palato. Una cucina dove i sapori del suo orto sono sono l’elemento fondamentale di piatti semplici e genuini. L’orto in tavola di Paciano, piccolo borgo umbro ai margini del lago Trasimeno, è il suo orgoglio. Buitoni, un cognome importante, per generazioni legato all’alimentazione, e una passione, quella per la cucina, nata già a 14 anni sulla spinta del padre che era un ottimo cuoco “e che mi faceva mangiare bene” ammette Luigi.

Durante le ferie estive a Paciano  il giovanissimo Luigi inizia a frequentare un ristorante di Perugia affiancandosi ad uno chef francese “Era molto gentile in cucina, mi ha insegnato moltissimo, e sotto la sua guida ho imparato l’arte della cucina. A 18 anni ho rifiutato un posto in banca e sono partito per gli Stati Uniti, sono stato due anni a New York dove ho cucinato in tre ristoranti, poi sono tornato a Paciano dove ho aperto il mio primo locale, la Locanda della Rocca che ho gestito per 13 anni. Nel 2003 ero pronto per avere una stella Michelin, ma con la scomparsa di mia moglie in quell’anno decisi di chiudere il locale”. Molteplici le sue esperienze in cucina di cui va particolarmente fiero, non solo in Italia, e tra queste ricorda con piacere la gestione di ristoranti a Orvieto e a Gubbio, ma anche quella in Venezuela e alle Isole vergini dove, ci racconta con orgoglio “Ho avuto il piacere di cucinare per Rockefeller ricevendone un caloroso apprezzamento”. 

Come nasce l’orto in tavola? “Qualche anno fa ho fatto anche il coltivatore diretto e lì ho avuto l’idea di portare in tavola i prodotti dell’orto, e così nel 2022 nasce questo piccolo ristorante nel giardino della nostra casa di Paciano dove mi dà una mano anche mia figlia Alice e mio fratello Bruno. Il concetto è semplice, cucinare i prodotti della terra a Km zero, utilizzando in massima parte quelli del mio orto e comunque prodotti locali in modo da avere sia un rapporto con la comunità di Paciano sia prodotti sempre freschi, una cucina fatta di piatti semplici ma molto curati. Parliamo quindi di cotture a bassa temperatura, cotture notturne, cotture in sotto vuoto, tutto realizzato con la moderna tecnologia che oggi è disponibile in cucina”.

 

Freschezza, accortezza ed attenzione sono gli elementi qualificanti della cucina di Luigi Buitoni che propone un menù semplice di sole sedici portate tra antipasti primi, secondi e contorni, e anche i frutti sono in massima parte quelli dell’orto di casa, il tutto realizzato sempre con i prodotti di giornata che lui stesso coltiva. “Sto raccogliendo molti apprezzamenti e questo mi dà una grande soddisfazione – afferma Luigi – in molti casi trasformo personalmente i miei prodotti, ho appena fatto il nocino, ho raccolto il basilico per fare il pesto, tutte le confetture di frutta le faccio io, ho un campo di pomodori con cui faccio le conserve,  e poi ho in mente altri progetti. La mia più grande soddisfazione? Quella di alzarmi la mattina presto per curare ed innaffiare l’orto, e poi si cucina. In fin dei conti sono uno chef contadino”.

Francesco Ippolito