Da Schwabing alla Kunstareal: gli imperdibili quartieri trendy di Monaco di Baviera
Se pensate di conoscere Monaco di Baviera perché avete frequentato le Fiere, avete visitato i mercatini di Natale, avete trascorso un long weekend nel centro storico, vi sbagliate. Monaco è certamente tutto questo, ma è anche molto di più. Ultima tendenza quella di scoprire i quartieri più defilati, lontani dall’animazione vivacissima delle centrali zone pedonali. Qui si respira un’altra aria, si passeggia lentamente in viali alberati, ci si ferma a lungo in caffè e pasticcerie, si scoprono atmosfere nuove, ma anche la storia stessa della città.
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Monaco di Baviera cosa vedere: i quartieri più trendy della città
Di grande tendenza oggi la riscoperta di Schwabing, il quartiere a nord, famoso un tempo per la presenza di artisti ribelli, squattrinati e all’avanguardia. Fin dalla sua costituzione, nel 1890, qui si pensava in modo più progressista e si amava più liberamente. Frank Wedekind, Rainer Maria Rilke, Vasilij Kandinskij, Alexej Jawlensky, Gabriele Münter si incontravano qui e qui discutevano come catturare il presente in modo nuovo. Qualche targa qua e là ricorda questi nomi, un tempo sconosciuti, poi diventati protagonisti dell’arte mondiale. Se non si vive più l’atmosfera vibrante e rivoluzionaria anni ‘20, perché oggi Schwabing è un quartiere decisamente chic e residenziale, rimane tuttavia l’impronta stilistica di quel periodo.
Tra le vie Franz-Josephstrasse, Romerstrasse, Ainmillerstrasse e la Wedekindplatz, in una passeggiata col naso all’insù si scoprono splendide facciate liberty, o Jugendstil, secondo la definizione di questo stile in Germania: stucchi floreali, balconi in ferro battuto, medaglioni in blu e oro, silhouette stilizzate.
L’Ufficio del turismo si occupa di organizzare tour guidati decisamente consigliabili per trovare le “chicche” più nascoste e anche per sentir raccontare episodi curiosi. Il ricordo di Kandisnki e Gabriele Münter ci porta al famoso movimento Der Blaue Reiter o Il Cavaliere azzurro, che proprio qui ebbe la sua culla. A Monaco c’è un altro luogo topico per scoprirlo: è la Stadtische Galerie, che ha sede nella Haus Lenbach, costruita nello stile delle ville fiorentine. Al secondo piano meravigliose testimonianze del movimento con circa 100 capolavori di Kandinsky, oltre a Klee, Marc e Macke, davvero dirompenti rispetto all’arte accademica di inizio ‘900.
La Galleria rientra in pieno nel quartiere Kunstareal, che è un paradiso per gli appassionati di arte. Si deve al genio lungimirante e certo un tantino megalomane di Ludovico I di Baviera la costruzione di un intero quartiere dedicato alla raccolta delle sue strabilianti collezioni.
Così nacquero alla fine dell’800, uno vicino all’altro, alcuni dei più importanti musei di Monaco, la Glyptothek, la Alte Pinakothek, il Museo di Mineralogia, la Raccolta di Antichità Classiche: una concentrazione unica di musei e spazi artistici di alto livello, un inno al potere della cultura. L’architetto Leo von Klenze scelse lo stile neoclassico, colonne doriche, timpani, coronamenti di statue a somiglianza della grandezza dell’arte greca. Per chi volesse godere tutte queste ricchezze di arte e cultura non basta una settimana, anche per non essere travolti da una “sindrome di Stendhal”.
Ma a Monaco il tempo passa facilmente. Si può passeggiare nei magnifici giardini come l’Englisher Garten, o il Parco di Nymphenburg, fare shopping nel centro pedonale e nelle vie più eleganti come la Maximilianstrasse, visitare le sorprendenti chiese barocche, scoprire il tesoro dei Wittelsbach nella Schatzkammer cle lascia senza fiato, fermarsi nelle ore previste a vedere il carillon del Neues Rathaus, il più grande della Germania, sostare nella famose enormi birrerie.
Da non perdere in centro la Augustiner e la più antica Hofbrauhaus del 1589, visitate da migliaia di turisti, anche solo per il piacere di fotografare. In attesa, ovviamente, dell’Oktoberfest che da metà settembre ai primi di ottobre ospita in tendoni da 10. 000 posti un pubblico gaudente e buongustaio.
Una originale mostra: fino al 7 ottobre il Flower Power Festival trasforma Monaco di Baviera in un vero e proprio tripudio floreale. “Celebrare la natura in città” è il motto con cui più di 200 organizzatori danno libero sfogo alla loro creatività: innumerevoli fiori nei parchi, nei giardini, nelle piazze e sulle tele, arte floreale nelle piccole gallerie e negli spazi artistici, cene a base di fiori.
Attenzione alla sostenibilità.
Il governo tedesco nazionale e regionale pone particolare attenzione al tema della sostenibilità, non solo nell’enorme patrimonio naturale, ma anche nelle città. Fra le metropoli green spicca anche Monaco di Baviera, città dallo stile di vita elegante e rilassato che ha saputo valorizzare il suo patrimonio boschivo anche in pieno centro come nel parco Englischer Garten, attraversato dalle acque pulite e cristalline dell’Isar. Oltre a trasporto pubblico e ciclabilità, i sistemi di mobilità verde includono anche servizi quali il noleggio gratuito di bici-cargo per coniugare, ad esempio, tour culturali e shopping, e i percorsi escursionistici urbani. In crescita è anche l’attenzione riservata ai prodotti regionali, ad esempio nelle caffetterie che utilizzano solo caffè di torrefazioni locali, nei locali gourmet climate-friendly e nei ristoranti specializzati in piatti vegani esclusivamente regionali. Gli indirizzi sono disponibili nella speciale Guida alla Sostenibilità del sito “Simply Munich” insieme a molte altre informazioni pratiche.
Consigli di viaggio:
Ottimo per soggiornare a Monaco e visitare a piedi tutto il centro storico e il Quartiere dei Musei, l’hotel Marienbad.
Il Marienbad ha ospitato personaggi come Clara Schumann, Rainer Maria Rilke, Sigmund Freud e tra gli altri anche Giacomo Puccini.
Hotel Marienbad, Barer Strasse 11, www.hotelmarienbad.de
Per muoversi in città, ottime le welcome card, con biglietto integrato per il servizio di trasporto pubblico, e scoprire le maggior parte delle attrazioni turistiche.
www.simply-munich.com/card-turistiche
Per vivere in pieno esperienze di viaggio sostenibili in Germania, e in Baviera in particolare, si può consultare il sito Feel Good in Germany.
Nel sito si trovano anche hotel, campeggi, ristoranti e altre strutture di ospitalità e ristorazione con certificazione di sostenibilità.
www.germany.travel/en/feel-good/sustainability.html
Tutte le info turistiche: www.munich.travel/it, www.germany.travel
Franca D. Scotti