Nella città emiliana una mostra interamente dedicata a Ligabue e Vitaloni
Ottantatrè dipinti e quattro sculture del celebre artista “näif” del XX secolo Ligabue verranno accompagnati da 15 opere plastiche di Michele Vitaloni. Il tutto ambientato nella capitale della cultura 2020 e 2021: la città emiliana di Parma. Cos’hanno in comune i due artisti? Entrambi condividono una grande empatia verso il mondo naturale e animale. “Per un sottile gioco del destino, l’esposizione si apre alle porte dell’autunno, la stagione che più si trova in sintonia con il linguaggio espressionista di Ligabue” – dichiara Augusto Agosta Tota, presidente della Fondazione Archivio Antonio Ligabue di Parma. La mostra Ligabue Vitaloni terrà aperte le porte dal 17 Settembre 2020 al 30 Maggio 2021.
Mostra Ligabue Vitaloni: un’occasione imperdibile
Un’occasione imperdibile per “tornare a guardare il mondo attraverso gli occhi di Antonio Ligabue” – continua Augusto. La mostra, affascinante e ricca di spunti di riflessione, non solo è inclusa nel calendario di Parma capitale italiana della cultura 2020+21, ma darà anche agli spettatori la possibilità di scoprire un nuovo e suggestivo spazio espositivo: il cinquecentesco Palazzo Tarasconi, situato nel cuore della città.
L’allestimento è di grande impatto visivo e teatrale ed è stato progettato appositamente da Cesare Inzerillo per creare un’atmosfera di fusione fra pittura e scultura. L’idea di fondo è quella di “accompagnare” il visitatore attraverso i temi più trattati dal pittore, facendo un viaggio all’interno dell’immaginario creativo di Ligabue. Alcune opere esposte, come Leopardo con bufalo e iena (1928), Tigre assalita dal serpente (1953), Re della foresta (1959) e Vedova nera (1951) ci danno una chiara idea della passione che l’artista nutriva verso il mondo animale e vegetale, in particolare un mondo selvatico composto da tigri, serpenti, iene e leoni. Animali che prima Antonio studiava, e poi dipingeva.
“Gli animali che Ligabue vede nella foresta” – dichiara Vittorio Sgarbi – “sono simboli di forza, di energia, emblemi di un desiderio di libertà, di riscatto. Ligabue, uomo umiliato ed emarginato, come pittore si afferma e vince attraverso la potenza gloriosa dell’animale. La tigre domina la foresta, la sua aggressività è vincente, ma la sua vittoria è pericolo, è la dimensione bellicosa dell’umanità”. Ad accompagnare il tutto, tra le volte delle cantine di Palazzo tarasconi, 15 sculture di grandi dimensioni si confronteranno con i capolavori di Ligabue raccontando l’urgenza di quell’energia del mondo animale che appartiene a tutti gli esseri umani.
L’esposizione è stata ideata e realizzata da Augusto Agosta Tota, Marzio Dall’Acqua e Vittorio Sgarbi, organizzata dal Centro Studi e Archivio Antonio Ligabue di Parma, promossa dalla Fondazione Archivio Antonio Ligabue di Parma, inserita nel calendario d’iniziative di Parma Capitale Italiana della Cultura 2020+21, con Fidenza Village come partner ufficiale dell’iniziativa e Qn Quotidiano Nazionale come media partner. Inoltre, l’esposizione verrà accompagnata da un catalogo bilingue (italiano e inglese) con la riproduzione di tutte le opere esposte e saggi dei curatori.