Il Museo del Tessuto di Prato e la Fondazione Sozzani rendono omaggio a due talenti.
Ossie Clark o il “King of Kings Road” ha definito la Swinging London. Famoso per i suoi lunghi e coloratissimi abiti fluidi, per le geometrie stilizzate, bouquet floreali e fantasie ospitare all’arte ha dato vita a quello stile inconfondibile definito Flower Power. Ossie è considerato un anticipatore di tendenze proprio per i suoi abiti di ispirazione ’30 e ’40. Un taglio slanciato che rivelava il décolleté tra movimenti sensuali e giochi di trasparenze. La sua carriera è stata una breve ma molto intensa. Ha lasciato il segno nella Londra del periodo compreso tra la minigonna di Mary Quant e il movimento punk sovversivo di Malcolm MacLaren e Vivienne Westwood. Ossie è stato il primo designer a ripensare all’idea di “occasione”: per lui gli abiti da sera potevano essere indossati di giorno e viceversa, mentre con i suoi trasparenti chiffon inventava il nude look. Clark e sua moglie Celia Birtwell arrivarono a definire il quartiere bohémien della West London, che ospitava la nuova generazione di giovani brillanti e rivoluzionari.
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Celia disegnava le stampe su leggere crêpes, sete e chiffon e Ossie le trasformava in abiti che hanno subito conquistato il jet-set internazionale e la scena pop. Da Brigitte Bardot a Liz Taylor o Verushka, tutti erano affascinati dalla loro moda. Proprio a questi due visionari dell’alta moda, il Museo del Tessuto di Prato e la Fondazione Sozzani dedicheranno un’ampia retrospettiva che racconterà l’incredibile creatività di queste due figure spesso trascurate nella storia della moda. Il tutto parte da un primo importante nucleo di abiti provenienti dalla collezione e archivio di Massimo Cantini Parrini. Uniti ad altri rari capi provenienti dalle collezioni private di Celia Birtwell da Londra e Lauren Lepire da Los Angeles. L’esposizione non prevederà solo una serie di abiti con le stampe iconiche di Ossie e Celia, ma racconterà il contesto e l’evoluzione del designer. Questa narrazione avverrà tramite una serie di video, foto ed editoriali d’epoca, memorabilia, schizzi e riproduzioni dei disegni, fino a un’esclusiva video intervista con la stessa Celia Birtwell. Con il patrocinio della Camera Nazionale della Moda Italiana, la mostra sarà ospitata presso il Museo del Tessuto di Prato dal 17 settembre 2022 fino all’8 gennaio 2023. Mentre dal 16 gennaio 2023 fino al 10 aprile 2023 sarà ospitata presso la Fondazione Sozzani a Milano.
Mostra Ossie Clark Celia Birtwell:i visionari della moda
Parla Celia Birtwell, moglie di Ossie Clark e autrice delle stampe e tessuti. Le sue parole riguardo questo progetto sono molto propositive: “Sono entusiasta di questo progetto che vuole essere una celebrazione della sua vita. È importante mantenere accesa la fiamma di Ossie affinché il suo lavoro non vada dimenticato. Professionisti e studenti possono imparare molto dalla sua modellistica e dal suo stile. È ancora oggi fonte di ispirazione per tante persone e i suoi abiti restano attuali, una visione di una donna sexy e femminile ma mai volgare”. La mostra e il catalogo Mr & Mrs Clark | Ossie Clark and Celia Birtwell rendono omaggio a due figure ricche di spunti per le nuove generazioni costruendo un ponte tra Prato e Milano. Questa mostra rappresenta un segnale concreto di collaborazione tra istituzioni che lavorano per promuovere la cultura della moda tramite progetti espositivi e pubblicazioni. Il volume sarà presentato in occasione dell’inaugurazione a settembre al Museo del Tessuto di Prato con i contributi di giornalisti ed esperti.
Riguardo questo progetto si sono espressi Carla Sozzani, Presidente Fondazione Sozzani e Francesco Nicola Marini, Presidente della Fondazione Museo del Tessuto di Prato. Le parole di Carla Sozzani sono state: “Nell’arte e nella moda si incontra spesso il ruolo della musa: Celia Birtwell e Ossie Clark fanno parte delle coppie celebri dove non si saprà mai dire dove finiva la creatività di uno e iniziava quella dell’altro. Gli abiti Botticelliani dell’uno e le stampe oniriche dell’altra, insieme hanno vissuto una complicità creativa che ha dato vita a una rivoluzione del vestire e ad una magia che ha definito un’era della moda”. Invece, il pensiero di Francesco Nicola Marini: “Teniamo molto a questo nuovo progetto espositivo che reputo fortemente innovativo, sia per i contenuti che per le modalità operative ed organizzative. I capi e la documentazione in mostra sono straordinari e documentano alla perfezione la relazione artistica di questi due grandi protagonisti della moda del Novecento. Siamo molto felici di avviare la collaborazione con la Fondazione Sozzani in un progetto culturale che connette Prato e Milano, così come di rinnovare l’amicizia e la collaborazione con il grande costumista e collezionista Massimo Cantini Parrini”.