In Italia e nel mondo sono diverse le tradizioni per festeggiare Pasqua
Pasqua è una festività che celebra la Resurrezione di Gesù, con l’instaurazione della Nuova alleanza e l’avvento del Regno di Dio. Come la maggior parte delle feste, è un’occasione per riunirsi a tavola con la propria famiglia o con i propri amici, passare delle ore di spensieratezza e fuggire dalla monotonia di tutti i giorni: chi lavora e chi va a scuola ha la possibilità di rilassarsi e pensare solamente a chi mangerà l’ultima bruschetta. Si sa, in occasione di queste feste, il cibo è sacro, soprattutto in Italia. Ciò che è interessante è come la celebrazione di una festa uguale per tutti (in tutto il mondo Pasqua è resurrezione di Gesù) venga festeggiata in maniera diversa: nel mondo, infatti, ci sono diverse usanze e anche nei giorni di Pasqua vengono fuori le differenze di tradizione, e culturali, tra i diversi Paesi.
Pasqua in Italia e nel mondo: come si festeggia?
In Italia Pasqua è sinonimo di uova di cioccolato, colombe e, per i credenti, molta spiritualità. Ma come celebrano gli altri Paesi questa festa che ricorda la Resurrezione di Gesù Cristo?
In Francia, ad esempio, le campane smettono di suonare dal giovedì prima di Pasqua fino alla domenica, quando riprendono a svegliare le città. Questo perchè, secondo la leggenda, tutte le campane volano a Roma per sentire dal Papa l’annuncio della Resurrezione. La domenica di Pasqua, inoltre, i bambini cominciano a dare la caccia alle uova di cioccolato che gli adulti hanno nascosto per casa o nel giardino.
In Germania, durante la Ostern (Pasqua), e in particolare durante la settimana santa, si addobbano le case con ramoscelli d’ulivo e uova dipinte, ma la celebrazione vera e propria inizia il Giovedì, giorno in cui è tradizione mangiare alimenti di colore verde per proteggere l’organismo durante l’anno. Il venerdì e il sabato prima di Pasqua, invece, in molte regioni si usa fare grossi falò con i rami secchi.
Nel Regno Unito la Pasqua viene festeggiata attraverso opere di carità per i bisognosi e, durante il giovedì santo, questo impegno della comunità verso i meno abbienti culmina con la cerimonia della RoyalMaundy, dove alla presenza del Re vengono donate ai poveri delle monete speciali, le Maundy Money. Nel Regno Unito poi è considerato di buon auspicio sposarsi proprio la domenica di Pasqua.
In Ungheria l’alimento pasquale per eccellenza è il prosciutto affumicato, mentre il lunedì di Pasqua si celebra un rituale piuttosto divertente e caratteristico: i ragazzi spruzzano le ragazze con pistole ad acqua, ma anche vere e proprie secchiate d’acqua. Il significato? Un auspicio di fertilità.
In Danimarca i bambini si dedicano alla caccia al tesoro per scovare il maggior numero di ovetti. Gli adulti invece si godono i piaceri della tavola sorseggiando una Påskebryg, la birra speciale di Pasqua che viene prodotta solo durante questa festività.
Le protagoniste della Pasqua svedese sono le streghe: le ragazze e le bambine si travestono e vanno di casa in casa portando biglietti d’auguri in cambio di monetine o dolcetti. Un po’ come da noi Halloween, in cui i bambini bussano alla porta dicendo “Dolcetto o scherzetto?” e le famiglie li regalano dolci o caramelle.
Negli Stati Uniti è New York la “capitale della Pasqua”. Ogni anno infatti si organizza lungo la Fifth Avenue una parata piena di colori, dove i partecipanti esibiscono i cappelli più pazzi del mondo.
In Messico è particolarmente suggestivo il Rogo di Giuda, il tradizionale falò del Sabato Santo durante il quale viene data alla fiamme una figura di cartone che dovrebbe rappresentare il discepolo che tradì Cristo.
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Pasqua in Itala: ecco le tradizioni più rilevanti
La Pasqua è una delle festività più sentite, celebrata ogni anno attraverso riti intimi o collettivi che intrecciano enogastronomia locale e scenografiche usanze secolari, religiose o pagane, diverse per ogni Regione in Italia.
L’uovo di Pasqua è al centro di numerosi festeggiamenti, simbolo millenario di fertilità e di rinascita in tutte le culture, nella tradizione cristiana allude alla Resurrezione di Cristo.
C’è una tradizione particolarmente curiosa: il gioco della Punta e cul, dopo la messa di Pasqua da Fiorenzuola d’Arda, nel piacentino, a Urbania, nelle Marche. I partecipanti si sfidano a rompere a suon di colpi, sulla punta o sul fondo, l’uovo dell’avversario. In Umbria invece spopola la Tocciata (o Ciuccittu): anche qui la gara consiste nel picchiettare l’uovo sodo dell’avversario, va avanti chi resta con l’uovo integro.
Nella frazione di San Leonardo, in Val Badia, nei giorni che precedono la Pasqua ha luogo la cosiddetta Noza da paur, tradizione contadina che coinvolge i giovani con le promesse di matrimonio, in cui i ragazzi chiedono un uovo alle ragazze: si dice che chi ne colleziona almeno 12 si sposi entro l’anno. Insomma, una dichiarazione e proposta divertente.
È un antico rito contadino anche il Canté j’euv, la “questua delle uova”, un’usanza di fine Quaresima diffusa nelle Langhe e nel sud del Piemonte, in cui i giovani dei paesi passano di cascina in cascina a salutare le famiglie con un canto benaugurale: con le uova, poi, quale compenso dovuto a ogni provetta compagnia cantante, si prepara una grande frittata conviviale il Lunedì di Pasquetta.
A Oliena, in provincia di Nuoro, Sardegna, ai piedi del Supramonte, si tiene il suggestivo rito pasquale della Scrocifissione: la statua del Cristo viene tolta dalla croce il venerdì e nascosta in Duomo fino al sabato, quando si celebra il ritrovamento. Nel frattempo, la statua della Madonna viene portata in processione tra le chiese del paese alla ricerca del figlio.
Il territorio che conserva le tradizioni pasquali più suggestive è la Sicilia: un esempio è il Ballo dei Diavoli, a Prizzi, in provincia di Palermo. La mattina di Pasqua, diavoli vestiti di rosso, scortati dalla morte, in costume giallo, importunano i passanti e si adoperano per impedire l’incontro tra le statue del Cristo risorto e della Madonna. A cacciarli interviene una schiera di angeli scortati dal suono delle campane. Durante la festa vengono distribuite le cannatedde, il tipico dolce fatto di pasta frolla e uovo sodo.
In Italia, insomma, ci sono moltissime tradizioni, elencarle tutte sarebbe impossibile, ma è incredibile come un paese così piccolo disponi di così tante differenze nei festeggiamenti e nelle tradizioni. È anche questa la bellezza dello stivale!
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