In Terre di Cosenza una sorprendente varietà
Sognate una terra in cui dalle cime a 2000 metri si vede il mare, in cui fittissimi boschi di pini si alternano a distese di agrumeti e oliveti, in cui un ricco artigianato creativo si accompagna a una tavola di ricette originali e gustose, in cui vivono antiche tradizioni di pensiero filosofico e sapienziale? Benvenuti nel Cosentino.
Qui si potrà passare una giornata intera nella Sila, tra boschi di pini fittissimi, scegliendo tra mille attività all’aria aperta, dal trekking all’equitazione, al canottaggio sulle acque del lago Arvo. Senza dimenticare che alcune aree protette offrono vere sorprese, come la riserva FAI I Giganti della Sila: intatto dal Seicento, il bosco secolare sopravvive all’ombra dei suoi imponenti “patriarchi”. Sono alberi alti fino a 45 metri, dal tronco largo 2 e dall’età straordinaria di 350 anni, testimoni delle antiche selve silane: oltre 60 esemplari di pini larici e aceri montani piantati nel Seicento dai Baroni Mollo, proprietari del vicino Casino, donato al FAI nel 2016.
Per poi scendere in pianura e visitare il castello di Corigliano. Normanni, Svevi, i Sanseverino, i Saluzzo, fino al barone Compagna, tutti hanno aggiunto, rifatto, arricchito il superbo castello di Corigliano Calabro, oggi monumento nazionale. Bellissima la torretta ottagonale, il poderoso Mastio che con la sua vertiginosa scala a chiocciola porta a scoprire gli affreschi su episodi della Gerusalemme Liberata, la cappella di Sant’Agostino, le cucine ottocentesche e soprattutto il Salone degli Specchi affrescato con effetto trompe l’oeil.