Una ricetta da provare con estratto di tartufo e lamina di piselli
I formaggi hanno sempre rappresentato uno degli ingredienti più utilizzati ed apprezzati in cucina. Sia nel fine dining che nella gastronomia popolare e regionale. Dai primi ai secondi, ma anche dagli antipasti al dessert, l’utilizzo di prodotti caseari assicura sempre un effetto booster alla creatività dello chef. L’ampia gamma di varietà disponibile, abbinata ad un infinito caleidoscopio di sapori e ad una versatilità unica in quanto a consistenza e flessibilità nelle lavorazioni, li rendono autentici protagonisti del menu. Nel nostro Paese la star indiscussa è senza dubbio il parmigiano che, oltre ad essere il primo prodotto DOP, è il formaggio italiano più esportato all’estero e detiene anche il primato mondiale della produzione (circa 4 milioni di forme), tallonato di stretta misura dall’altrettanto noto gorgonzola (secondo formaggio DOP al mondo e quinto in classifica nelle esportazioni).
Secondo i più accreditati testi di storia della gastronomia si ritiene che il gorgonzola sia uno dei più antichi formaggi mai prodotti, il cui nome sembra legato all’omonimo comune (Gorgonzola) situato nell’hinterland milanese a circa 20 chilometri a NO del capoluogo lombardo, dove il famoso formaggio sarebbe stato realizzato per la prima volta verso la fine dell’Ottocento. La sua espansione sui mercati (sebbene più lenta rispetto a quella del parmigiano) è stata molto costante e, a partire dai primi anni del Novecento, inizia a diffondersi capillarmente in tutte gli stati europei. La svolta significativa si ha nel 1996, quando il gorgonzola riceve il marchio DOP che delinea il disciplinare di produzione basato su una pasta ottenuta da latte vaccino con aggiunta di muffa e fermenti lattici; la successiva erborinatura, nel corso della stagionatura, conferisce infine le classiche sfumature blu/verdi.
Il questa ricetta il gorgonzola assume il ruolo di ingrediente frontman della preparazione, grazie a un singolare abbinamento con la nduja calabrese (piccante) per condire un primo piatto a base di trecce, uno dei formati di pasta più utilizzati nella cucina dell’Italia meridionale. Il mix di aromi scaturito dall’unione tra gorgonzola e nduja crea un sapore unico, ricco e accattivante, che soddisfa appieno anche i palati più esigenti che, tra una degustazione e l’altra, possono risintonizzarsi per un nuovo assaggio grazie a un piccolo rinfrescante boccone di piselli presenti sotto forma di lamina vegetale.