Inaugurata a dicembre la sede milanese del Ristorante Acquada di Sara Preceruti
Il Ristorante Acquada inaugura la nuova sede nei locali di via Villoresi 16 a Milano, dopo la prima apertura nel 2016 sul lago di Lugano, a Porlezza; l’avventura in Svizzera è stata il primo passo “in solitaria” nel mondo della ristorazione per Sara Preceruti, con una cucina ricca di proposte moderne e creative.
Un ristorante è una rappresentazione, una sorta di rappresentazione vivente, nella quale i commensali sono i membri più importanti del cast
-Warner LeRoy
Acquada si trova in un luogo rappresentativo dell’alta cucina meneghina: nei locali di via Villoresi 16, infatti, aveva sede lo storico ristorante Tano Passami l’Olio. La divisione degli spazi interni rimarrà la stessa, ma caratterizzata da un indirizzo completamente nuovo e fresco nell’arredamento: un punto di partenza, che proietta questa nuova sede nel moderno ambiente milanese. Vi sono mobili di design e i colori che da sempre caratterizzano Acquada: grigio e verde acqua.
La cucina rimane quella di sempre, caratterizzata dalla presenza di forti contrasti, da intrecci di equilibri, di consistenze e temperature. Il menù si presenta come un gioco continuo tra dolce e salato, morbido e croccante, caldo e freddo, senza mai dimenticare i piatti della tradizione e quelli più inusuali, frutto della fantasia di Sara e dello chef stellato Tano Simonato, suo grande amico.
Le motivazioni del trasferimento da Porlezza a Milano sono diverse: innanzitutto la consapevolezza di un bacino d’utenza molto limitato in Svizzera, che spesso faceva fatica a comprendere una cucina in costante evoluzione. A questa ragione di carattere professionale, se ne è aggiunta una più personale e delicata (la recente morte del marito di Sara), che ha spinto la giovane chef ad affrontare un cambiamento così importante e radicale, evoluzione di un percorso lavorativo affrontata con tenacia e positività.
Sara Preceruti, talentuosa chef classe 1983, a soli 28 anni ha ottenuto la sua prima Stella Michelin alla Locanda del Notaio, grazie a una cucina che esalta ingredienti semplici e accostamenti interessanti. Nel 2013 ha vinto il premio “Miglior Chef Donna” della Guida “Identità Golose”. Nel 2015 è stata tra i dodici giovani chef selezionati da Carlo Cracco come protagonisti degli eventi presso l’ex convento dell’Annunciata ad Abbiategrasso (MI) in collaborazione con l’Ambasciata del Gusto.