Icone dell’umanità: uno sguardo sui lavori più famosi di McCurry
La seconda sezione, ICONS, immergerà i visitatori nei ritratti più celebri e riconoscibili di McCurry, come l’indimenticabile immagine di Sharbat Gula, la ragazza afgana dagli occhi verdi, scattata nel 1984 in un campo profughi a Peshawar. Questo scatto, diventato un simbolo globale della condizione dei rifugiati, continua a emozionare il pubblico con la sua intensità e profondità. Questa parte della mostra, ospitata a Palazzo Ferrero, presenta oltre 20 fotografie iconiche, arricchite da documentazione biografica e video in cui McCurry racconta i momenti salienti della sua straordinaria carriera.
Catturare l’essenza dello spirito della montagna
Ciò che rende UPLANDS&ICONS davvero unica è l’attenzione di McCurry verso i paesaggi montuosi e le persone che vi abitano. I suoi ritratti intimi di guerriglieri afgani, monaci tibetani e tribù africane rivelano una comune umanità e una resilienza inarrestabile, anche nelle condizioni più dure. Attraverso queste immagini, McCurry mette in luce la sacralità delle montagne, la connessione simbiotica tra natura e popolazioni locali, e la bellezza struggente che si può trovare nell’isolamento.