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Scoprire l’Italia: trekking e vie ferrate sulle Dolomiti

Arabba è pronta ad accogliere gli amanti del trekking e delle vie ferrate per un’estate outdoor in sicurezza

Arabba, piccolo gioiello circondato dalle cime delle Dolomiti, è pronta a ripartire alla grande e propone alcuni percorsi mozzafiato per respirare di nuovo la libertà. L’aria di montagna è ancora più frizzante dopo questo periodo in lockdown, così il trekking in quota è la risposta per chi ha sentito la mancanza dei sentieri dolomitici. Dal 13 giugno riapriranno i primi impianti di risalita: trekking, escursioni, ferrate e trail in mountain bike.

Quando uomini e montagne si incontrano, grandi cose accadono
-William Blake

Foto: © Roberto Grones

Arabba, piccolo borgo in provincia di Belluno, si posiziona in uno scenario di bellezza rarissima: a 1.600 metri di quota, ai piedi del massiccio del Sella. Il grazioso villaggio ladino porta avanti tradizioni e valori di uno stile di vita semplice e genuino. Ancora oggi è uno dei luoghi più caratteristici per immergersi nella natura incontaminata. Poco distante, infatti, troviamo la Marmolada: la “Regina delle Dolomiti”. Inoltre bar, ristoranti e tutte le strutture ricettive sono pronte ad accogliere in sicurezza e con la loro rinomata ospitalità gli amanti delle Dolomiti.

 

Dal 13 giugno, riapriranno anche alcuni impianti di risalita, come la funivia Arabba-Porta Vescovo e la seggiovia Campolongo-Bec de Roces, rendendo disponibili alcuni bellissimi percorsi di trekking e ferrate in quota. La funivia Porta Vescovo per esempio permette di accedere al sentiero Viel dal Pan: adatto a tutta la famiglia e perfetto per passeggiate meno impegnative. L’itinerario segue la dorsale della montagna, disegna un paesaggio contraddistinto dal lago di Fedaia e dal ghiacciaio della Marmolada. Una volta arrivati al “Belvedere”, sempre attraverso il sentiero è possibile tornare anche ad Arabba. 

Un altro interessante percorso è la Ferrata delle Trinceeche da Porta Vescovo arriva fino al Passo Padon. Qui la Storia ha lasciato segni ancora visibili: si distingue infatti un campo di battaglia della Prima Guerra mondiale, con i suoi appostamenti, le trincee e i resti di alcune postazioni nascoste tra le rocce. Si tratta di un sentiero leggermente più impegnativo nel primo tratto, ma che poi diventa decisamente più facile e suggestivo, con tratti in cresta oltre i 3.000 metri. Il panorama spettacolare che si vede dal ghiacciaio della Marmolada compensa la fatica del percorso.

La seggiovia Campolongo – Bec de Roces permette di accedere all’omonimo percorso trekking e alla falesia associata, adatta agli alpinisti. Le vie disponibili sono 25, alcune adatte anche ai bambini, mentre altre sono da veri esperti. Il percorso di trekking Bec de Roces parte da Passo Campolongo, permette di raggiungere “Sasso Quadro” dove ancora una volta troviamo tracce di postazioni belliche, risalenti alla guerra austro-ungarica. Oggi sono diventate un balcone naturale con vista sulla Marmolada. Da qui è possibile poi arrivare al Lago Boè, con una camminata di un paio d’ore. 

Dal 27 giugno riapriranno infine anche la telecabina Fodom, che unisce Pont de Vauz a Passo Pordoi, e la seggiovia Burz, che permetterà quindi di effettuare il Sellaronda MTB Tourovvero il periplo del massiccio del Sella, di cui Arabba rappresenta il punto di partenza idealeDal 5 luglio invece aprirà la seggiovia che da Passo Campolongo porta al Cherz. Ovviamente, contemporaneamente agli impianti riapriranno anche i diversi rifugi, come sempre tappa immancabile per gustare i piatti della tradizione ladina. Il tutto nel completo rispetto delle norme per la sicurezza personale.

Foto credits: © Arabba Fodom Turismo

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