Dalla prima settimana di dicembre online sul sito di Yoox
Yoox presenta in anteprima mondiale Ultragender, 2019 un progetto realizzato in esclusiva per Yook dall’artista Patrick Tuttofuoco (Milano, 1974). Dalla prima settimana di dicembre, una serie di venti opere in edizione limitata, ciascuna accompagnata dal proprio certificato di autenticità firmato e numerato dall’artista, debutteranno online all’interno dell’area Design+Art di Yoox curata da Beatrice Trussardi.
Con la sua opera per Yoox, Patrick Tuttofuoco racconta in modo delicato una tematica dei nostri giorni. La fluidità e il superamento dei confini legati al genere, l’abbattimento di stereotipi, etichette e categorie, in Ultragender, 2019 vengono trattati attraverso forme e colori pop, nel tentativo di portare luce sull’identità dell’individuo, sulla sua essenza e non sulla sua apparenza.
-Beatrice Trussardi
L’opera che Patrick Tuttofuoco ha progettato per Yoox è un concentrato degli aspetti più salienti della sua ricerca, che da sempre tende all’equilibrio tra l’estetica dei materiali, delle forme e della luce e la capacità degli individui di trasformare l’ambiente in cui vivono. Attraverso la sintesi tra il celeberrimo profilo della regina egizia Nefertiti e il simbolo maschile – un cerchio con una freccia che punta in alto – con Ultragender, 2019 l’artista esplora e racconta i temi legati all’identità umana.
Tuttofuoco crea per Yoox una forma nuova, che in modo lieve sublima i generi e ne rappresenta il superamento. Il metallo lucidato a specchio di Ultragender, 2019 diventa la superficie di incontro tra l’opera e chi vi si pone di fronte: l’unione tra femminile e maschile, a cui si aggiunge l’identità dello spettatore riflessa nello specchio, viene amplificata ed elevata a simbolo dall’aura cangiante della luce a LED che, migrando tra le frequenze cromatiche, inonda di luce lo spazio della quotidianità.
L’edizione limitata pensata in esclusiva per Yoox risponde a una necessità poetica per l’artista: creare, per ognuno, un’opera installativa unica e diversa da tutte le altre, in cui sono fusi l’opera stessa, la persona che vi si specchia e l’interazione con il suo contesto di vita, pervaso di luce e di colore.
“L’Arte – sottolinea Patrick Tuttofuoco – ha il dovere di porre delle buone domande sul mondo che ci circonda, capaci di generare delle riflessioni che siano da stimolo all’evoluzione della società. La mia pratica è sempre stata incentrata sul principio della trasformazione e sulle relazioni interpersonali, che nel tempo sono diventate la materia prima del mio lavoro. In un’epoca di transizione, in cui le questioni sull’identità dell’essere umano sono completamente aperte, sento sempre più la necessità di affrontare con la mia ricerca un’idea di ricostruzione dell’immagine dell’essere umano, per oltrepassare limiti e barriere imposte all’evoluzione del sé e alla sua accettazione.”
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