L’obiettivo dell’iniziativa era valorizzare le Gallerie Nazionali di arte AnticaL’Associazione Civita e le Gallerie Nazionali di Arte Antica hanno presentato a Palazzo Barberini i risultati del progetto WeACT³ – La Tecnologia per Arte, Cultura, Turismo, Territorio, un’iniziativa di partnership pubblico-privato volta alla valorizzazione delle Gallerie. All’evento era presente il Ministro per i beni e le attività culturali Alberto Bonisoli: “Il progetto WeACT³ – ha dichiarato il Ministro – si pone come punto di incontro tra due elementi fondamentali per il potenziamento della tutela e della valorizzazione del patrimonio culturale: da un lato la collaborazione pubblico-privato, dall’altro le nuove tecnologie. Si tratta un modello virtuoso che accoglie le sfide di un mondo in continua evoluzione, puntando a una maggiore efficienza ed efficacia nella gestione delle risorse e, al contempo, ad un nuovo modo di pensare la fruizione museale, come un sistema integrato di servizi, ad alto tasso di innovazione”.
Flaminia Gennari Santori, direttore delle Gallerie Nazionali di Arte Antica ha detto: “Sono fermamente convinta che i musei, e in particolare quelli di arte antica situati in edifici storici di particolare interesse, siano un laboratorio straordinario e imprescindibile per testare le tecnologie in contesti integrati e complessi: le piattaforme per l’interpretazione delle opere, la sperimentazione per una fruizione multimediale delle collezioni e degli spazi, i servizi al visitatore, e il monitoraggio delle strutture e delle opere, sono campi in cui la ricerca digitale e quella museologica si incontrano e si arricchiscono vicendevolmente. Il museo reale e il museo digitale e tutti i prodotti elaborati in questa occasione lo confermano”.
“La collaborazione fra pubblico e privato, di cui il progetto WeACT³ rappresenta oggi una sintesi esemplare – ha affermato Gianni Letta, il Presidente dell’Associazione Civita – è una delle grandi sfide intraprese da Civita a partire dalla sua nascita. Forti dei nostri trent’anni appena compiuti, siamo convinti che tale collaborazione, nell’ambito della conservazione e della valorizzazione dei beni culturali, sia la chiave strategica per far crescere le risorse economiche, migliorare l’efficienza nella gestione e innovare i processi nell’interesse superiore di un Paese, il nostro, che può vantare un patrimonio artistico-culturale di assoluto privilegio a livello internazionale”.
Per la prima volta un gruppo di imprese associate a Civita – Avvenia, Consorzio Glossa, DM Cultura, ENEA, Ericsson, Gruppo DAB, Logotel, Mastercard, Oracle, Vodafone e Wind Tre – è giunto alla firma di un contratto di sponsorizzazione tecnica con il museo sulla base di un progetto comune, che ha visto la messa a sistema di soluzioni tecnologiche e innovative in maniera integrata. Parallelamente, nell’ambito del protocollo d’intesa MIBAC – ENEA, l’Agenzia ha preso parte al progetto stipulando un atto esecutivo con le Gallerie.
In sintesi, i prodotti rilasciati al museo dai partner del progetto sono i seguenti: un sistema IoT di monitoraggio e diagnostica non invasivo ed la relazione di un piano di risparmio energetico volto a garantire maggior sicurezza per le opere esposte; una piattaforma software di supervisione per gestire e centralizzare sistemi e sottosistemi di sicurezza installata presso la sala regia di Palazzo Barberini; un sistema che raccoglie, elabora ed organizza i contenuti prodotti dalle Gallerie, consentendo di costruire una base di conoscenza dell’intero patrimonio conservato, condivisa da tutte le funzioni organizzative del museo; lo sviluppo di un servizio che consentirà alle Gallerie di essere il primo museo in Italia in cui sarà possibile acquistare il biglietto tramite credito telefonico; l’ampliamento dei servizi digitali di pagamento, con l’introduzione dei POS contactless presso le Gallerie, al fine di rendere i pagamenti più semplici, sicuri e veloci.
Inoltre, attraverso la propria piattaforma internazionale Priceless Cities, Mastercard ha promosso eventi dedicati ai titolari di carte iscritti al programma, supportando la promozione del museo; un’applicazione per tablet con cui il pubblico, da febbraio 2019, potrà comprendere ed approfondire la conoscenza delle opere esposte; un modello 3D dettagliato della volta Il trionfo della Divina Provvidenza al fine di consentirne il monitoraggio anche per interventi di restauro; un modello 3D del “Trono Corsini” e del busto di Papa Alessandro VII Chigi di Gian Lorenzo Bernini volto a favorire la loro fruizione in modalità virtuale con cui facilitare la visibilità di alcuni dettagli, oltre che
monitorare lo stato di conservazione delle opere nel tempo; servizi di affiancamento e consulenza per la gestione di iniziative e campagne di digital marketing del museo al fine di incrementarne visibilità e afflusso di visite; una serie di iniziative che hanno affiancato la comunicazione e la promozione del progetto e del museo, quali: la creazione di un’identità digitale e uno storytelling efficace ed univoco del progetto, grazie alla realizzazione del sito web di WeACT³ – da oggi online – di una serie di video e di un kit di comunicazione; l’organizzazione di 5 eventi volti a promuovere la conoscenza del progetto e delle Gallerie verso un pubblico più ampio e diversificato; un hackathon rivolto ai giovani creativi.
Nell’ambito del progetto WeACT³, la messa a disposizione delle ingenti potenzialità insite nelle tecnologie a favore della valorizzazione del patrimonio culturale ha costituito una sfida accattivante, in cui la sinergia fra la capacità strategica dei partner e le competenze scientifiche delle Gallerie ne ha fatto un modello vincente di collaborazione pubblico-privato. L’iniziativa dimostra l’efficacia del modello collaborativo pubblico-privato proposto, che ha raggiunto tali risultati grazie all’integrazione di competenze in grado di contribuire alla realizzazione di un’idea nuova di gestione museale. Nel corso degli ultimi due anni hanno lavorato in maniera congiunta, tanto da parte delle Gallerie che delle imprese, ben 100 professionisti con circa 20 specializzazioni differenti, per un valore complessivo degli interventi di oltre 500.000 euro.